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Europa e infortuni zavorra del Lugano

Arno Rossini: «L’YB è il mio favorito numero uno. Anzi, è il mio unico favorito».
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Europa e infortuni zavorra del Lugano
Arno Rossini: «L’YB è il mio favorito numero uno. Anzi, è il mio unico favorito».
«Il Basilea è troppo giovane e incerto per avere la forza di ribaltare la classifica».
CALCIO: Risultati e classifiche
LUGANO - Ci siamo, ancora pochi giorni e, dopo una sosta che sosta non è proprio stata, ripartirà la Super League. Siamo poco oltre la metà del cammino, almeno per quel che riguarda la prima fase: alla 33esima giornata si tireranno infatti le prim...

LUGANO - Ci siamo, ancora pochi giorni e, dopo una sosta che sosta non è proprio stata, ripartirà la Super League. Siamo poco oltre la metà del cammino, almeno per quel che riguarda la prima fase: alla 33esima giornata si tireranno infatti le prime somme. A quel punto le prime sei della classifica correranno per il titolo, le ultime sei si batteranno invece per evitare la retrocessione. Per quello che ha detto finora il campionato, per quelli che sono i reali valori delle contendenti, è in ogni caso probabile che al momento della “divisione” ci sia già qualche certezza.

«Lo Young Boys vincerà il titolo - è intervenuto Arno Rossini - anzi, dico di più, arriverà al girone finale senza pensieri. Magari non già “promosso” dall’aritmetica, ma probabilmente con un vantaggio tale da non doversi preoccupare delle rivali». 

C'è di mezzo il mercato, potrebbe cambiare qualcosa?
«A Berna hanno messo da parte un tesoretto grazie alla partecipazione alla Champions League; qualora anche qualcuno dovesse partire, avrebbero dunque i mezzi per sostituirlo con un ricambio all'altezza. L’YB è il mio favorito numero uno. Anzi, è il mio unico favorito». 

Alle spalle dei gialloneri, invece, chi potrà lottare per qualificarsi per le coppe europee?
«Penso che alla fine si confermeranno quelle che già occupano le prime posizioni. Intendo il San Gallo, lo Zurigo, il Servette, il Lugano e il Lucerna. Vedo difficile il rientro di qualche altra squadra».

Il Basilea, che è penultimo ma ha sempre grandi mezzi, alla fine è lontano appena sette punti dal sesto posto…
«Il distacco non è enorme e il tempo per rimontare ci sarebbe tutto; i renani sono però altalenanti. Sicuramente migliori di quanto visto a inizio stagione, ma troppo giovani e incerti per avere la forza di ribaltare la classifica. Certo, loro ci sperano».

E il Lugano?
«Nei primi mesi, i bianconeri sono stati pesantemente segnati dalla partecipazione all'Europa Conference League e dai tanti infortuni avuti. Se Mattia Croci-Torti riuscirà a recuperare buona parte degli acciaccati, credo che potranno giocarsi il podio del campionato e puntare a tornare in finale di Coppa Svizzera. Serve però l’aiuto di tutti. Serve che i più bravi riescano a incidere. Guardate Aliseda, ora infortunato: quando sta bene è uno dei pochi a saper saltare l’uomo e a creare superiorità numerica. È un diamante preziosissimo: non poterne disporre rende molto meno ricco il Lugano».

La stagione sarebbe così più che positiva.
«Tenuto conto del processo di crescita della società, ora solida ma con ampi margini di miglioramento, penso che il Lugano non possa ambire a fare di più. Lo Young Boys, come detto, è inarrivabile».

E se invece, presi ancora di mira da una Dea non troppo bendata, i bianconeri dovessero finire fuori dalla top-6?
«Mi sembra estremamente difficile che Sabbatini e soci non riescano a confermarsi nella parte alta della classifica. Accadesse, sarebbe ovviamente una delusione incredibile. Ma la squadra ha grande spessore: vedrete, non deluderà».

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