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RANCATEMorganella: «Troppa gente ha rovinato il calcio, a Rancate per divertirmi»

12.04.23 - 08:30
Ricordi, presente (nel Rancate), Gattuso, Dybala e il calcio di oggi: parla Michel Morganella
TiPress, archivio
Morganella: «Troppa gente ha rovinato il calcio, a Rancate per divertirmi»
Ricordi, presente (nel Rancate), Gattuso, Dybala e il calcio di oggi: parla Michel Morganella
Nella sua carriera il 33enne ha giocato a Basilea, Palermo, Novara, Rapperswil, Padova, Livorno e Chiasso. Ha vinto un campionato svizzero e due volte la Serie B (con conseguente promozione). Nella A italiana ha disputato 108 gare.
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RANCATE - Dalla Serie A - dove in passato ha disputato un totale di 108 partite con Palermo e Novara - al Rancate, squadra di Quarta Lega. Logoro e stufo di certi personaggi che "governano" il pallone, il vallesano - che in due occasioni ha pure vestito la maglia della nostra Nazionale - ne ha viste di tutti i colori in questi anni.

Dopo l'esperienza a Chiasso, terminata in malo modo prima con la retrocessione e poi con il tristissimo fallimento, Michel Morganella ha deciso di chiudere il capitolo con il calcio professionistico. «Il calcio è cambiato in maniera esponenziale...», le parole del 33enne, che in carriera ha vinto due campionati di Serie B con Novara e Palermo (con conseguente promozione). 

A cosa ti riferisci nello specifico?
«In vita mia non ho mai giocato per soldi, ci ho sempre messo sudore, passione e amore. Ho avuto diverse esperienze positive e negative e queste ultime, specialmente le più recenti, mi hanno fatto riflettere molto. Sono andato via dal Palermo ed è fallito, lo stesso è successo a Livorno e infine anche a Chiasso. Onestamente queste situazioni mi hanno stancato e fatto venire il voltastomaco, c'è troppa gente che rovina il calcio. Anche alla luce di ciò ho deciso di farmi da parte».

Eppure hai soltanto 33 anni...
«Vi dirò, negli ultimi anni avevo ancora motivazioni, che con il tempo sono però calate sempre più. Sul tavolo mi si è presentata l'opportunità di tornare in Italia, ma ho rinunciato. Ho due bambini che giocano nelle giovanili del Milan e per dar loro la possibilità di cullare il sogno calcistico io e la mia famiglia abbiamo deciso di insediarci in Ticino».

Oltre a giocare nel Rancate, di cosa ti occupi nella vita?
«In questo momento la mia priorità è il lavoro, sono attivo in una ditta ticinese che si occupa di pannelli solari. Sto svolgendo i tre mesi di prova e sto imparando qualcosa di nuovo, che mi piace».

Tornando al calcio, l'avventura a Chiasso si è chiusa in modo burrascoso...
«Purtroppo sì. Sarà paradossale ma nella stagione della retrocessione mi ero divertito tantissimo. C'era un gran bel gruppo... In seguito, però, è cambiato tutto: i proprietari erano un po' strani e mi sono stufato. Ho dunque maturato la scelta di voltare definitivamente pagina». 

Quanto ti ha fatto male vivere quanto accaduto al Riva IV?
«Ero un po' perso e il discorso è complicato... Personalmente, avendo delle riserve economiche da parte sono riuscito a gestirmi. Ma in squadra c'erano ragazzi di 20/22 anni che non avevano neppure cinque franchi per pagarsi un panino. Non è stato facile, ma abbiamo cercato di aiutarci a vicenda. La questione fortunatamente non è ancora chiusa, attendiamo notizie». 

Il momento più bello della tua carriera l'hai vissuto a Palermo?
«Si, con Giuseppe Iachini. Ho avuto tantissimi ottimi allenatori, come Attilio Tesser ed Eugenio Corini ma Iachini è stato il migliore. Da lui ho avvertito totale fiducia, che per un giocatore è il massimo che ti possa capitare. Palermo è stato un grande periodo, ma anche a Novara sono cresciuto molto».

Per un breve periodo, hai lavorato anche con Gattuso...
«L'ho avuto per otto partite e personalmente mi è piaciuto. Arrivava da Sion, club nel quale svolgeva il doppio ruolo giocatore/allenatore. Avendo pochissima esperienza, in Sicilia non ha avuto la possibilità di farsi vedere e di mettere in mostra le sue qualità. Ma posso confermare che è come viene descritto: dice le cose come stanno senza peli sulla lingua ed è molto bravo nel dialogo coi giocatori».

L'immagine che un po' tutti hanno dello storico presidente rosanero Zamparini è quella del "mangia-allenatori". Che persona era?
«Simpatica ma soprattutto generosa. Si faceva vedere ogni tanto al campo. Per quel poco che l'ho conosciuto posso dire che era una grande persona. Devo solo ringraziarlo...».

Non solo dirigenti e allenatori, a Palermo hai giocato anche con Dybala.
«Il tocco di palla vellutato l'aveva già da giovanissimo. Tecnicamente si vedeva che aveva un passo in più degli altri, in seguito negli anni è cresciuto anche fisicamente. In Serie B però non era titolare, stava in panchina con Belotti. Giocavano Hernandez e Lafferty. È in Serie A, nel campionato 2014/15, che è letteralmente esploso...».

Come ti hanno accolto a Rancate?
«Ho voluto mettere subito in chiaro che sono un ragazzo come loro. Chi mi conosce, sa che sono una persona umilissima. Alcuni mi hanno fatto un po' di domande sulla mia carriera, ma sono davvero tutti molto carini con me. Era troppo difficile smettere completamente di giocare, per cui voglio solo divertirmi perché non ho più niente da dimostrare. Mi sono messo a disposizione e sono pronto a fare anche il portiere se c'è bisogno».

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COMMENTI
 

Stefy43 1 anno fa su tio
Più si passano i 30 e la motivazione più cala , è solo un caso ?

Net21 1 anno fa su tio
se i ticinesi facessero la spesa in Ticino, girerebbe qualche franco in più per pagare salari dignitosi ai residenti. ma finché tutti andranno a fare la spesa in Italia, la situazione non potrà che peggiorare. poi ecco che si inizia a reclamare che i nostri giovani non trovano lavoro. anni fa c'erano più classi di apprendisti panettieri. ora una sola... meno panetterie, meno panettieri, meno apprendisti. e così per macellai e tutto il resto. un gatto che si morde la coda, purtroppo.

Stefy43 1 anno fa su tio
Risposta a Net21
Non è da oggi che si va in Italia, non cambia

Boss 1 anno fa su tio
fino a quando gireranno i Bignotti di turno il calcio sarà marcio !!

Orsettina 1 anno fa su tio
Che ragionamento del bip, quello di non più acquistare neanche un panino, da un panettiere che ha, come apprendista, un frontaliero. Ma dove siamo???Allora non andare neanche più in un ristorante, un bar o addirittura nei negozi di alimentari e non, dato che la maggior parte dei lavoratori sono frontalieri!!!!

cama70 1 anno fa su tio
Risposta a Orsettina
ci sono lavori che possono fare anche i nostri giovani senza bisogno di "aiutare" i vicini...prova tu ad proporre tuo figlio per un lavoro in lombardia e poi vediamo cosa ti rispondono. Capisco i posti dove non c' è manodopera locale e si fa affidamento ai lavoratori oltre confine ma i posti d' apprendista (sai quanti ragazzi cercano nel settore tutti gli anni e non trovano??) sono da assegnare ai "nostri" ragazzi. un datore di lavoro che non lo capisce merita di essere "penalizzato" perchè non mi venga a dire che ha preso la "signorina" perchè era l' unica disposta a fare questo lavoro oppure sapeva già fosse la migliore.... poi ci si lamenta che i nostri giovani sono costretti ad emigrare oltre gottardo per trovare lavoro.....

cama70 1 anno fa su tio
Risposta a Orsettina
e non mi si venga a dire che è un problema della politica.....il problema del frontalierato è sopratutto causato dai datori di lavoro che vogliono sfruttare il personale assumento frontalieri a stipendi che qui non permettono di sopravvivere a discapito delle persone residenti (e nota bene, ho detto residenti, non svizzeri, perchè per me sono tutti uguali )

marcoro 1 anno fa su tio
Risposta a cama70
Bravo, hai totalmente ragione

Stefy43 1 anno fa su tio
Risposta a cama70
Chi l’aveva mai detto

Capra 1 anno fa su tio
Ti faccio presente che le giovanili validi ci sono anche in Ticino!

Adegheiz 1 anno fa su tio
Wow, ditta di pannelli solari ticinese che assume senza esperienza! Peccato che assuma solo volti famosi, mentre comuni mortali no

cama70 1 anno fa su tio
Risposta a Adegheiz
sempre a lamentarsi...perlomeno hanno assunto uno svizzero residente, non come un certo panettiere di mendrisio che era alla tsi domenica con l' apprendista che quando le hanno chiesto se fosse anche lei di Mendrisio non sapeva più cosa dire visto che è di Como. Io da lui non compererò più nemmeno un panino perchè non mi si dica che non si trovava un apprendista domiciliato....

Redimer 1 anno fa su tio
Risposta a Adegheiz
Centrato il discorso, concordo e detto in modo calcistico🤙

AddavenìBaffone 1 anno fa su tio
Risposta a cama70
cama70 il solito che non vede al di là del proprio naso. Grazie a persone come te il Ticino si merita 100mila frontalieri.

cama70 1 anno fa su tio
Risposta a AddavenìBaffone
starò seduto al bar ad aspettare che la gente come te che non fa niente per risolvere il problema dei frontalieri e del duping lo risolva per me io continuerò a comperare al negozietto del paese, anche se pago di più, ma almeno aiuto i piccoli negozi a conduzione famigliare (di gente locale) a sopravvivere e a rimanere aperti in favore dei nostri anziani che non sono costretti ad andare in città.....

UtenteTio 1 anno fa su tio
Adeso tutti a gridare allo scandalo, ma la situazione non era sconosciuta, i giocatori tra loro parlavano, i colaboratori idem, erano solo i giornalisti a far finta di non sapere e fare inteviste alla dirigenza, a proposito, oltre a Bignotti che guardacaso non sapeva nulla, gli altri? Questi hanno rovinato la vita a tanta gente, a tanti bravi ragazzi ed a collaboratori che sono rimasti inascoltati dai giornalisti, che non hanno preso nemmeno gli oneri sociali.
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