«Perde contro avversari che fino a qualche tempo fa non l’avrebbero mai battuto»
Declino inevitabile o periodaccio?
PARIGI - Tante sconfitte, tante delusioni e tanti dubbi. Novak Djokovic non è più lui. E non si tratta del comprensibile declino di un campionissimo: il serbo sta giocando a un livello lontanissimo da quello a cui aveva abituato in carriera, e così facendo sta rimediando brutte figure in serie.
È definitivamente “uscito” dal circuito? Secondo l’australiano Todd Woodbridge, campione capace - in doppio e doppio misto - di conquistare 22 Slam tra il 1990 e il 2004, le prossime settimane saranno importanti per definire il futuro di Nole.
Intervenuto nel podcast “The Tennis”, il 54enne nativo di Sydney ha raccontato come decisivo sarà quello che accadrà al Roland Garros. «Djokovic sta perdendo contro avversari che fino a qualche tempo fa non l’avrebbero mai battuto. Questi entrano in campo pensando: “Forse questa è la mia occasione”. La sua aura di giocatore invincibile si è indebolita. Ora deve capire cosa fare. Una prima decisione l’ha presa ritirandosi da Roma, poi dovrà prenderne altre in vista di Parigi. Fisicamente le cose per lui stanno diventando più difficili e questo è un fattore di cui dovrà tener conto. Se giocherà bene allo Slam, tornerà in pista, e potrà affrontare con ambizione anche Wimbledon, dove è uno dei favoriti. Altrimenti sarà dura. Per il resto della stagione come per il suo futuro».