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VENEZUELA

Schiacciante vittoria per Maduro

L'opposizione ha boicottato le elezioni legislative e regionali: «Oltre l'85% si è astenuto dal voto»
AFP
Fonte Ats Ans
Schiacciante vittoria per Maduro
L'opposizione ha boicottato le elezioni legislative e regionali: «Oltre l'85% si è astenuto dal voto»
CARACAS - Il partito del presidente venezuelano Nicolas Maduro ha ottenuto ieri una schiacciante vittoria nelle elezioni legislative e regionali boicottate dall'opposizione, aggiudicandosi 23 dei 24 governatorati e una probabile maggioranza...

CARACAS - Il partito del presidente venezuelano Nicolas Maduro ha ottenuto ieri una schiacciante vittoria nelle elezioni legislative e regionali boicottate dall'opposizione, aggiudicandosi 23 dei 24 governatorati e una probabile maggioranza assoluta nell'Assemblea nazionale.

Lo rivelano i risultati annunciati dal Consiglio elettorale nazionale (Cne) del Paese sudamericano: il Partito socialista unito del Venezuela (Psuv) ha vinto in tutti gli stati tranne quello centroccidentale di Cojedes. La coalizione di Maduro ha ottenuto l'82,68% dei voti nelle liste nazionali delle legislative.

Le elezioni legislative e regionali svoltesi ieri in Venezuela sono state caratterizzate da una massiccia astensione, come hanno testimoniato anche le immagini di strade deserte e seggi elettorali vuoti: secondo i dati divulgati dall'opposizione (che ha boicottato il voto), l'affluenza alle urne è stata di appena il 12,56%. Una percentuale confermata anche dalla società di statistiche locale Meganalisis, secondo cui la quota ha superato di poco il 12%. Mentre per il Consiglio nazionale elettorale, controllato dal 'chavismo' al potere, l'affluenza alle urne è stata del 42,63%.

«Oltre l'85% dei venezuelani ha disobbedito a questo regime criminale», ha commentato la leader dell'opposizione, María Corina Machado. Da parte sua, Edmundo Gonzalez Urrutia - considerato dall'Occidente il vero presidente eletto alle presidenziali del 28 luglio 2024 - ha detto che i venezuelani che hanno deciso di non presentarsi alle urne e hanno dato vita a «un atto di coraggio civico... Una dichiarazione silenziosa ma potente. Il desiderio di cambiamento, dignità e futuro rimane intatto», ha aggiunto l'ex ambasciatore, che dopo le controverse elezioni dell'anno scorso ha ottenuto asilo politico in Spagna.

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