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STATI UNITITrump incollato alla tv rifiutò di fermare l'assalto

22.07.22 - 19:45
È quanto emerso nell'ultima udienza pubblica prima dell'estate. «Solo menzogne» ha risposto l'ex presidente
AFP
Trump incollato alla tv rifiutò di fermare l'assalto
È quanto emerso nell'ultima udienza pubblica prima dell'estate. «Solo menzogne» ha risposto l'ex presidente

WASHINGTON - L'ex presidente americano Donald Trump rimase incollato alla televisione per ore a guardare l'assalto al Congresso e non fece nulla per fermare l'insurrezione.

Nonostante le esortazioni a fare qualcosa dei consiglieri e dei figli, il tycoon restò immobile per 187 lunghissimi minuti, fino a quando non fu chiaro che l'assalto non avrebbe comunque fermato la certificazione del risultato elettorale.

Nell'ultima udienza pubblica prima dell'estate, forse la più dannosa per Trump, la commissione d'inchiesta sul 6 gennaio ha ricostruito minuto per minuto le tre ore che fecero tremare l'America con testimonianze dal vivo e video inediti.

Fra questi un filmato del 7 gennaio che mostra, nei fuori onda, il rifiuto di Trump di parlare di elezioni ormai chiuse. «Non voglio dirlo. Voglio dire solo che il Congresso ha certificato i risultati senza dire che è finita», si sente protestare Trump. In sottofondo la voce della figlia Ivanka che cerca di consigliare e blandire il padre e alla fine lo convince a procedere con la registrazione del videomessaggio che sarebbe poi andato in onda.

Con il suo comportamento Trump «ha aperto la strada alla violenza», ha denunciato il presidente della commissione sul 6 gennaio Bennie Thompson, osservando che l'ex presidente deve essere ritenuto «responsabile» delle sue azioni. «Ha violato il giuramento alla costituzione» e «abdicato ai suoi doveri», ha rincarato la dose il deputato repubblicano Adam Kinzinger, membro della commissione speciale.

La star dell'udienza è stata però ancora una volta Liz Cheney: «Trump è indifendibile. Ha rifiutato di difendere il nostro Paese e la nostra costituzione. Ha rifiutato di fare quello che ogni presidente americano deve fare», ha attaccato.

I testimoni presenti dal vivo - i due ex dell'amministrazione Trump Matthew Pottinger e Sarah Matthew - hanno raccontato le ore frenetiche dell'insurrezione all'interno della Casa Bianca. L'ex presidente era sotto un pressing sfrenato affinché si rivolgesse ai suoi sostenitori e placasse la rivolta.

Molti cercavano Ivanka, la figlia prediletta, l'unica che aveva qualche chance di convincerlo. I nervi di tutti i presenti sono poi saltati poco dopo le due del pomeriggio di quel giorno fatidico, quando Trump in un tweet definì l'ex vicepresidente Mike Pence un codardo. Un cinguettio con il quale «ha gettato altra benzina sul fuoco» e di fatto «ha dato l'autorizzazione all'assalto», ha raccontato Matthew, ricordando il suo stupore nel leggere quel tweet.

Le due ore e 45 minuti di udienza hanno scatenato l'ira di Trump che, sul suo social Truth, ha attaccato «una commissione da quattro soldi corrotta che dice solo menzogne». Poi se l'è presa con Cheney, definendola «un'ipocrita perdente». L'ex presidente è però consapevole che le rivelazioni potrebbero mettere a rischio la sua possibile ricandidatura nel 2024, alla quale sembra stia lavorando dietro le quinte anche con piani radicali per 'rivoluzionare' il governo all'insegna dell'America First.

Ats
 

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