Cerca e trova immobili
COSTA RICA

Rodrigo Chaves è il nuovo presidente

Il 60enne ha battuto l'ex presidente José Maria Figueres, che ha accettato l'esito della votazione.
Keystone
Fonte ats ans
Rodrigo Chaves è il nuovo presidente
Il 60enne ha battuto l'ex presidente José Maria Figueres, che ha accettato l'esito della votazione.
SAN JOSÉ - L'economista Rodrigo Chaves, leader del Partido Liberación Nacional (Pln) è il nuovo presidente della repubblica del Costa Rica avendo vinto il ballottaggio svoltosi ieri con il 52,89% dei voti. Lo ha reso noto il Tribunale ...

SAN JOSÉ - L'economista Rodrigo Chaves, leader del Partido Liberación Nacional (Pln) è il nuovo presidente della repubblica del Costa Rica avendo vinto il ballottaggio svoltosi ieri con il 52,89% dei voti. Lo ha reso noto il Tribunale supremo elettorale (Tse).

Sulla base dello scrutino dei voti espressi nel 93,54% dei seggi, Chaves, che ha 60 anni, ha battuto l'ex presidente José Maria Figueres, 67 anni ed esponente del Partido Progreso Social Democrático (Ppsd), che ha ottenuto il 47,11% dei suffragi.

Nel primo turno delle presidenziali svoltosi a febbraio Chaves aveva conquistato il diritto al ballottaggio come outsider, classificandosi secondo di 25 candidati, nove punti dietro a Figueres.

Ma l'ultimo sondaggio realizzato prima del secondo turno Centro de Investigación y Estudios Políticos (Ciep) aveva non solo previsto un vantaggio di 3,5 punti di Chaves su Figueres, ma avvertito che esisteva un 18% dell'elettorato che risultava indeciso e che avrebbe potuto permettere qualsiasi risultato.

Dopo la diffusione dei risultati ufficiali, Figueres si è congratulato con il suo avversario sottolineando che «da democratico come sono, sarò sempre rispettoso dei risultati ufficiali di una votazione».

Gravi accuse - Per 30 anni dipendente della Banca mondiale e per 184 giorni ministro delle Finanze del governo del presidente uscente Carlos Alvarado, Chaves ha avuto qualche momento di difficoltà nella campagna elettorale quando i media hanno ricordato che su di lui pesavano accuse di molestie sessuali presentate da ben nove donne all'epoca della sua attività nell'organismo internazionale fra il 2008 e il 2013.

Considerato un conservatore populista il nuovo capo dello Stato aveva dichiarato in occasione del suo ultimo comizio prima del ballottaggio: «Il 3 aprile io vincerò e si tratterà di un'autentica rivoluzione nella storia di questo Paese. Ripuliremo la casa!».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE