Sei delle compagnie dalle restrizioni volute da Trump hanno base sia negli Stati Uniti sia nel Regno Unito. Spicer: «Necessarie e proporzionate alle minacce»
NEW YORK - Riguardano 14 compagnie aeree le restrizioni introdotte dagli Stati Uniti prima e poi anche da Londra che vietano pc e iPad in cabina sui voli provenienti da alcuni paesi dell'Africa settentrionale e del Medio Oriente, di queste sei di base sia negli Usa sia nel Regno Unito, stando a quanto riferisce la Cnn.
Si tratta quindi di British Airways, EasyJet, Jet2.com, Monarch, Thomas Cook, Thomson, Turkish Airlines, Pegasus Airways, Atlas-Global Airlines, Middle East Airlines, Egyptair, Royal Jordanian, Tunis Air e Saudia.
Ci sono inoltre alcune differenze sull'applicazione del divieto da parte delle autorità di Washington e Londra, per esempio riguardano diversi «punti di partenza»: per i voli diretti con destinazione Regno Unito il provvedimento interessa quelli provenienti da Turchia, Libano, Giordania, Egitto, Tunisia e Arabia Saudita. Saudi Arabia.
Ma alcuni aeroporti interessati dal divieto americano - Abu Dhabi e Dubai, Doha, Kuwait City e Casablanca - non sono interessati dalle restrizioni previste dalle autorità britanniche.
Decisione coerente con le informazioni - La decisione di vietare pc e iPad in cabina è «necessaria e proporzionata alle minacce» date le informazioni di intelligence a disposizione. Lo ha sottolineato il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer rispondendo a domande dei giornalisti, senza tuttavia entrare in dettagli.
«Un passo appropriato date le informazioni di intelligence», ha detto Sipcer.