C'è chi brilla, tanto quanto l'oro
Il rame tocca un nuovo record alla London Metal Exchange spinto da tagli produttivi, dalla domanda in crescita e dall'ottimismo sui negoziati commerciali tra Cina e USA
LONDRA - Non solo l'oro. A brillare nella borsa dei metalli, la London Metal Exchange, sono anche le quotazioni del rame, che oggi (mercoledì) hanno raggiunto un nuovo record a inizio sessione: 11.146 dollari a tonnellata metrica. Un rally spinto dalle interruzioni minerarie nei principali giacimenti e dalle previsioni di un'ulteriore produzione più debole. Il precedente record risale al maggio del 2024 (11.104,50 dollari).
Tra i motivi di tale apprezzamento c'è il gigante minerario Glencore, che oggi ha ridotto le sue stime di produzione per l'anno. Ma non solo, l'Anglo American (una delle più grandi società minerarie al mondo) ha avvertito di una produzione inferiore nel suo impianto cileno.
Più in generale, quest’anno le interruzioni delle attività estrattive in Indonesia e Cile hanno ridotto l'offerta, mentre, al contrario, la domanda è in crescita grazie all'elettrificazione dei trasporti, ai data center legati all’IA e alle energie rinnovabili.
L'International Copper Study Group, che rappresenta i produttori e consumatori di rame, prevede un deficit di 150 mila tonnellate per il prossimo anno. Ma oltre allo squilibrio tra domanda e offerta, sull'aumento dei prezzi pesa anche l'ottimismo sui negoziati commerciali USA-Cina e le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, con il calo del dollaro, che quest'anno ha dato ulteriore slancio ai metalli.
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