La crisi in atto tra Russia e Ucraina e le conseguenze sul prezzo dei cereali

La vicenda coinvolge il primo e il terzo esportatore di grano a livello mondiale
ROMA - La crisi in atto in Ucraina potrebbe mettere a rischio i prezzi dei cereali a livello internazionale, considerando che Russia e Ucraina insieme garantiscono circa un terzo delle esportazioni mondiali di grano. Lo rileva la Coldiretti in una nota.
«La Russia è il principale Paese esportatore di grano a livello mondiale, mentre l'Ucraina si colloca al terzo posto», è inoltre quinta per i 36 milioni di tonnellate di mais per l'alimentazione animale e settima per i 25 milioni di tonnellate di grano tenero per la produzione del pane. «A preoccupare - prosegue la nota - è il fatto che un eventuale conflitto possa danneggiare le infrastrutture e bloccare le spedizioni dai porti del Mar Nero, con un crollo delle disponibilità sui mercati mondiali già in grande tensione con effetti sull'inflazione».
Per il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, «nell'immediato occorre garantire la sostenibilità finanziaria delle aziende e delle stalle affinché i prezzi riconosciuti ad agricoltori e allevatori non scendano sotto i costi di produzioni in forte aumento per effetto dei rincari delle materie prime anche alla base dell'alimentazione degli animali, come il mais».




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