L'ingegnere di Uber ammette: «Ho rubato e portato con me i segreti di Google»

Anthony Levandowski, reo confesso, ora rischia fino a 30 mesi di carcere
NEW YORK - Anthony Levandowski si dichiara colpevole di aver rubato segreti commerciali a Google, il suo ex datore di lavoro. E ora rischia fra i 24 i 30 mesi di carcere. Uno degli ingegneri star della Silicon Valley nelle auto autonome, Levandowsky si è dichiarato colpevole di uno dei capi di accusa mossi nei suoi confronti nell'ambito di un accordo con le autorità federali.
«Accetta la responsabilità e vuole risolvere la questione», afferma Miles Ehrlich, il suo legale. Levandowski è stato arrestato e accusato di furto e tentato furto di segreti commerciali di Google lo scorso anno. Levandowski ha lavorato a Waymo, la divisione per le vetture senza guidatore di Mountain View, per anni prima di passare a Uber.
Proprio poco prima di lasciare Google nel 2016 ha scaricato - è l'accusa - 14.000 file con informazioni cruciali sulle auto autonome. File che ha trasferito, contravvenendo alle norme, sul suo computer personale e portato con sé. Nel 2016 Levandowski è approdato a Uber, dopo che l'app per auto con conducente ha acquistato la sua start up di camion autonomi, Otto.




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