Droni sopra Bruxelles e Liegi: due stop al traffico aereo in poche ore

Avvistati anche nelle vicinanze di alcune basi aeree militari. In una di esse sono stoccate delle armi nucleari statunitensi
BRUXELLES - Il traffico aereo all’aeroporto di Bruxelles-Zaventem è stato interrotto due volte nella serata di martedì, dopo l’avvistamento di diversi droni nello spazio aereo di più scali belgi. Una prima sospensione dei decolli e degli atterraggi è avvenuta tra le 20 e le 21.30, mentre un secondo blocco si è reso necessario poco prima delle 22, coinvolgendo anche l’aeroporto di Liegi. Le operazioni sono riprese solo intorno alle 23.15, secondo quanto riportano i media locali.
«Poco prima delle 20 è stato segnalato un drone sopra il territorio dell’aeroporto», ha dichiarato Kurt Verwilligen, portavoce di Skeyes, l’ente belga per il controllo del traffico aereo. «Per motivi di sicurezza, tutto il traffico è stato temporaneamente sospeso», ha aggiunto. Per precauzione, numerosi voli diretti a Zaventem o in partenza sono stati dirottati su altri scali, in particolare su Liegi, poi anch’esso chiuso in seguito all’avvistamento di ulteriori droni. Gli aerei sono stati infine reindirizzati verso gli aeroporti di Colonia (Germania) e Maastricht (Paesi Bassi). Secondo lo scalo di Bruxelles, si contano in tutto 28 cancellazioni: 12 partenze e 16 arrivi.
Droni anche sopra basi militari - Nel corso della serata, altri sei droni sarebbero stati segnalati intorno alle 19 nei pressi della base aerea militare di Kleine-Brogel, vicino a Peer, nella regione del Limburgo. La polizia locale ne avrebbe osservati almeno due, come confermato dal sindaco Steven Matheï. Allertata la polizia federale.
La notizia è stata successivamente confermata dal ministro della Difesa, Theo Francken, che ha riferito di ulteriori avvistamenti anche sopra la base militare di Florennes - dove sono stati collocati i primi F-35 - e in altri aeroporti. «Sta accadendo qualcosa di ben più grave», ha commentato il ministro.
Non si tratta di episodi isolati - Solo lo scorso fine settimana i radar avevano rilevato tre incursioni di droni sopra la stessa base di Kleine-Brogel, dove sono stoccate armi nucleari statunitensi e stanziati gli F-16. La base è destinata a diventare uno dei principali centri operativi per gli F-35.
Al momento non è chiaro chi ci sia dietro questi sorvoli. Alcune fonti ipotizzano un coinvolgimento della Russia, ma non esistono prove a sostegno di questa tesi, avanzata dallo stesso ministro della Difesa.



