«A poche settimane dalla bomba atomica»

Secondo il presidente americano, che per ora non vuole mandare truppe di terra in Iran. «Non è facile fermare Israele»
WASHINGTON - L'Europa sollecita un intervento di Trump a favore della pace in Iran, ma il presidente degli Stati Uniti sostiene che «è difficile chiedere a Israele di fermare gli attacchi», come era stato auspicato dai ministri degli esteri di Francia e Germania. Ritiene che l'Iran sia a settimane o mesi dalla bomba atomica e ha detto che la capa degli 007 americani Tulsi Gabbard «sbaglia» sull'intelligence relativa alla distanza che separa Teheran dall'arma nucleare.
«È molto difficile fare questa richiesta (la fine degli attacchi, ndr) ora ad Israele, è più difficile farlo quando qualcuno sta vincendo che non quando uno sta perdendo, ma siamo pronti, desiderosi e capaci, abbiamo parlato con gli iraniani e vedremo cosa succede», ha detto.
«Stiamo parlando con l'Iran, che non vuole parlare con l'Europa. È improbabile che gli europei possano essere d'aiuto nel porre fine alla guerra tra Iran e Israele», ha aggiunto Trump, che nonostante i colloqui oggi a Ginevra rimane convinto che gli iraniani vogliano gli Stati Uniti come interlocutore.
Per quanto concerne le mosse americane, ha affermato che «l'ultima cosa da fare è mandare truppe di terra» in Iran: lo ha detto Donald Trump parlando ai reporter in New Jersey in. Prenderà in ogni caso una decisione su come agire in due settimane.
Il presidente ritiene che l'Iran sia a settimane o mesi dalla bomba atomica e ha detto che la capa degli 007 americani Tulsi Gabbard «sbaglia» sull'intelligence relativa alla distanza che separa Teheran dall'arma nucleare.
Le due settimane potrebbero aderire di più alle circostanze. Da un lato per tenere aperto un tavolo negoziale con l'Iran che eviti una guerra dalle conseguenze imprevedibili per tutti: a partire dagli Usa, dove aleggia ancora lo spettro dell'Iraq. L'obiettivo però è cancellare le potenzialità atomiche dell'Iran, come ha lasciato nuovamente intendere il presidente postando il commento dell'anchor di Fox News Sean Hannity, secondo cui «l'impianto nucleare di Fordow scomparirà in un modo o nell'altro». Dall'altra, per vedere cosa Israele riesce a fare da sola in questo lasso di tempo, dopo il quale rischia di esaurire i missili intercettori: senza urgenti rifornimenti americani, secondo alcuni esperti, può tenere la sua postura difensiva solo per altri 10-12 giorni.
Intanto, come risulta da varie immagini satellitari, decine di aerei da guerra americani sono spariti dalla base aerea di Al Udeid, alle porte di Doha, in Qatar, il quartier generale avanzato del Comando Centrale dell'esercito statunitense. Di solito, la base è piena di aerei da trasporto, jet da combattimento e droni. Anche le navi della base della Quinta Flotta della Marina Militare Usa in Bahrein sono state portate via. Si tratterebbe di una mossa per garantire che gli aerei e le navi da combattimento non vengano distrutti in caso di attacco, in una regione dove gli Usa hanno 40 mila soldati.
L'evoluzione della situazione è stata esaminata nella riunione del team di sicurezza della Casa Bianca, durata due ore. Contemporaneamente, al Consiglio di Sicurezza dell'Onu si consumava lo scontro tra Israele e Iran, mentre il direttore dell'Aiea Rafael Grossi ammoniva sui rischi di fughe radioattive o addirittura di un disastro nucleare se fosse colpita la centrale di Bushehr. E sosteneva la via diplomatica assicurando che l'agenzia delle Nazioni Unite «può garantire, attraverso un sistema di ispezioni inconfutabili, che Teheran non sviluppi armi nucleari». Il segretario generale dell'Onu António Guterres ha lanciato un appello a tutte le parti per «dare una chance alla pace», ma i rappresentanti dei due Paesi contendenti si sono scambiati solo pesanti accuse reciproche. Russia e Cina si sono schierate contro Israele, gli Usa contro Teheran, ma rilanciando la finestra per i negoziati: «non è troppo tardi perché l'Iran faccia la cosa giusta. Il presidente Donald Trump è stato chiaro negli ultimi giorni sul fatto che la leadership di Teheran deve abbandonare completamente il programma di arricchimento nucleare e ogni aspirazione ad acquisire un'arma atomica», ha avvisato l'ambasciatrice americana ad interim all'Onu, Dorothy Shea.