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FRANCIA

«Era un po' strano», un lungo e confuso manifesto: chi è lo studente-killer

A perdere la vita è stata una ragazza, colpita con un coltello da caccia
AFP
«Era un po' strano», un lungo e confuso manifesto: chi è lo studente-killer
A perdere la vita è stata una ragazza, colpita con un coltello da caccia

NANTES - È di un morto e tre feriti, uno dei quali in gravissime condizioni, il bilancio dell'aggressione avvenuta intorno a mezzogiorno nel liceo privato Notre-Dame-de-Toutes-Aides di Nantes, in Francia.

Il responsabile è stato identificato come Justrin P.: 15 anni, frequenta il secondo anno e, a detta di un altro studente, «si comportava in modo un po' strano dall'inizio dell'anno». Secondo informazioni di Le Parisien, il giovane avrebbe avuto «tendenze suicide». Al momento dell'aggressione avrebbe indossato abiti di colore nero, ma anche occhiali scuri, un casco e un passamontagna. Con sé avrebbe avuto un coltello a serramanico e uno da caccia. Quest'ultimo sarebbe stato usato per pugnalare gli altri ragazzi, a giudicare dalla lama insanguinata. A fermarlo, dopo un breve inseguimento è stato il responsabile informatico dell'istituto.

I media francesi riferiscono che questa mattina tutti gli studenti del liceo hanno ricevuto una e-mail, inviata dall'account di Justin, con un documento allegato. Nel testo, lungo una ventina di pagine e piuttosto confuso (a detta di chi ha potuto leggerlo), il giovane avrebbe condensato le sue considerazioni - a tinte piuttosto fosche - in merito alla società occidentale contemporanea. Il manifesto è intitolato "Azione immunitaria" e si troverebbero riferimento a «ecocidio globale», «violenza sistemica», «alienazione sociale» e «condizionamento sociale totalitario».

L'istituto teatro di questa violenta aggressione non era giudicato pericoloso, prima di oggi, bensì «tranquillo e dignitoso», come ha dichiarato la madre di un'allieva. A perdere la vita è stata una ragazza, che presentava diverse ferite ed è deceduta dopo il ricovero in ospedale. Altri due feriti sono stati trovati all'interno di un'aula, nella quale si erano rifugiati per sfuggire al 15enne.

Come è già emerso, il giovane non era mai entrato nei radar delle forze dell'ordine francesi: non aveva precedenti penali, non era mai stato trattato dalla giustizia e non rientrava nel quadro dei giovani a rischio radicalizzazione. La procura di Nantes prima programmato, e poi annullato, una conferenza stampa. La Procura nazionale antiterrorismo, al momento, non ha avocato a sé il caso.

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