Sono in corso i controlli di stabilità in tutta l'area metropolitana. Gli esperti: «È in corso uno sciame»
NAPOLI - Proseguono a Napoli e nei comuni limitrofi le verifiche di stabilità e di eventuali danni, dopo la scossa di terremoto di magnitudo 4.4 registrata nelle prime ore di giovedì. Sono 212 i Vigili del Fuoco impegnati nelle aree di Bacoli, Bagnoli e Pozzuoli.
❌ #Napoli, #terremoto Campi Flegrei: 212 i #vigilidelfuoco impegnati, proseguono da stanotte le verifiche di stabilità svolte nelle zone di Bacoli, Bagnoli e Pozzuoli. Nella foto una squadra in azione a Bagnoli [#13marzo 8:30] pic.twitter.com/Nfe0DdiFJd
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) March 13, 2025
Edoardo Cosenza, assessore alle Infrastrutture, Mobilità, Protezione civile del Comune di Napoli, ha parlato su Facebook di «una botta molto importante. Con notevole direttività verso Napoli. Sentita praticamente ovunque. Ma danni limitati».
«È in corso uno sciame» - Mauro Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha spiegato che «quello di ieri sera è stato il secondo evento più significativo dall'inizio della crisi bradisismica. Questo era localizzato a Est e si è sentito bene nella porzione di area tra Pozzuoli e la piana di Fuorigrotta. È in corso uno sciame di cui è stato l'evento più significativo e iniziale, con pochi eventi piccoli a seguire. Non ci sono cambiamenti rispetto alla situazione precedente, ma certo ci preoccupa. Noi stiamo facendo monitoraggi sulle emissioni di gas del sottosuolo e al più presto aggiorneremo il quadro per determinare tutte quelle azioni utili alla popolazione. Non posso escludere che vi siano altri eventi simili, ma eventi di magnitudo significativa come questo sono rari».
Il suolo si solleva sempre di più - È sempre l'Ingv a spiegare la causa del terremoto odierno. «Recentemente si è triplicata la velocità di sollevamento del suolo, passando da 1 a 3 centimetri al mese» ha spiegato all'Ansa Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani. «Quanto è avvenuto la notte scorsa non è inaspettato, anche se non è possibile stabilire quando arriverà un terremoto né quale intensità avrà. È in corso un’ulteriore intensificazione della crisi bradisismica rispetto al 2023. Non abbiamo assolutamente evidenze di magma a bassa profondità».