«Le espulsioni dei migranti come le deportazioni naziste»

Il presidente colombiano Petro durissimo contro Trump: «Dirà che i 42 minori rimpatriati sono criminali?»
BOGOTÀ - Con un paragone estremamente forte, il presidente colombiano Gustavo Petro ha detto che le deportazioni degli immigrati privi di documenti dagli Stati Uniti è paragonabile al trasporto di persone nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale.
La Colombia dapprima aveva rifiutato alcuni migranti in arrivo da aerei militari, ma dopo uno scambio di minacce tariffarie con Donald Trump, ha organizzato a sua volta tre voli della sua aeronautica. Con essi, sono arrivate 306 persone, di cui 42 minori, un dato che non va giù a Petro.
«Il signor Trump dirà che questi 42 bambini colombiani sono criminali?» si è chiesto, parlando durante l'insediamento del nuovo ministro degli Esteri di Bogotà, Laura Sarabia. «Affermerà che centinaia di migliaia sono criminali, ed è quello che pensavano nel 1943 (i nazisti)» e "tutti coloro che sono latinoamericani, indigeni, neri, saranno trattati come criminali», parlando di «collettivizzare il crimine», un termine «inventato da Hitler».




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