Scarcerati i due uomini accusati di aver abusato di una turista svizzera

I fatti risalgono allo scorso 15 luglio sul lungomare di Cattolica. La giudice: «Un modo di aiutare incosciente, ma non ci fu violenza».
RIMINI - Avrebbero avuto solo 5 minuti per usare violenza sessuale su una donna che avevano messo sotto la doccia per farla riprendere dall'uso di alcol e droga. Non solo, i due non si conoscevano, erano incensurati e avevano già chiamato il 118.
Considerazioni queste, che hanno portato la Giudice per le indagini preliminari di Rimini, Raffaella Ceccarelli a non convalidare l'arresto mettendo subito in libertà i due lavoratori stagionali fermati sabato all'alba con l'accusa di avere violentato una turista svizzera priva di sensi.
Come riportano i quotidiani locali, la giudice Ceccarelli, ha accolto le tesi difensive degli avvocati Alessandro Coppa e Maria Rivieccio, e ha scarcerato il pizzaiolo egiziano di 59 anni e il cameriere di Frosinone di 49.
I due erano stati arrestati, dai Carabinieri di Cattolica, con l'accusa di violenza sessuale su una turista ubriaca e alterata dai farmaci.
I due il 15 luglio a Cattolica avevano trovato la ragazza su un marciapiede in stato confusionale, con la bava alla bocca e le labbra livide, e dato che il 118 aveva annunciato ritardo per un altro intervento, l'avevano portata in camera spogliata e messa sotto la doccia per farla riprendere.
«Si è trattato di un modo incosciente di aiutare qualcuno privo di sensi», ha scritto il giudice Ceccarelli in riferimento al comportamento dei due.
Gli accertamenti clinici svolti in ospedale - scrive Rimini Today - non sarebbe emersi segni di violenze sessuale.
La ragazza, che non ricorda nulla di quanto successo, aveva sporto denuncia contro ignoti.




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