È morto Botero

L'artista colombiano era noto per le voluminose figure umane rappresentate nelle sue opere.
L'artista colombiano era noto per le voluminose figure umane rappresentate nelle sue opere.
MEDELLIN - È morto oggi all'età di 91 anni il celebre pittore e scultore colombiano Fernando Botero, universalmente conosciuto per le voluminose figure umane rappresentate nelle sue opere.
La notizia viene confermata dal quotidiano colombiano "El Tiempo", che definisce Botero come "l'artista colombiano più grande di tutti i tempi".
Il decesso dello scultore nato a Medellin era stata annunciata in un primo momento dall'emittente "W Radio".
Secondo il direttore di W Radio di Bogotà, Sánchez Cristo, Botero, che aveva recentemente perso la moglie e che fino alla settimana scorsa dipingeva ancora, è stato colpito nel Principato di Monaco dove risiedeva, da una grave forma di polmonite che lo ha costretto al ricovero in ospedale.
Nelle ultime ore, nonostante la gravità delle sue condizioni fisiche, l'artista aveva chiesto di poter tornare «nella tranquillità di casa sua» e, per questo motivo, ha lasciato l'ospedale.
Pittore, scultore e disegnatore, Fernando Botero era nato il 19 aprile 1932 a Medellín, secondo di tre figli, e dopo gli studi in Colombia, all'inizio degli anni '50 aveva intrapreso con una borsa di studio un viaggio via mare verso l'Europa per familiarizzarsi con l'arte del Vecchio Continente, a Madrid, Parigi e Firenze.
Quest'ultima città, e la Toscana, segneranno la sua formazione culturale. Iscrittosi all'Accademia fiorentina di San Marco, ricevette una forte influenza dell'arte rinascimentale italiana, studiando soprattutto l'opera di Piero della Francesca, Paolo Uccello e Tiziano.
Nel 1962, durante un viaggio negli Stati Uniti, Botero raggiunse per la prima volta la fama internazionale, quando tenne la sua prima mostra al Milwaukee Art Center, nel Winsconsin.
La sua vicinanza all'arte della Penisola lo spinse negli anni '70, dopo vari soggiorni in Versilia, ad aprire un atelier a Pietrasanta, dove nasceranno molte delle sue più importanti opere.
La sua residenza è unica nella cittadina toscana, riconoscibile per la presenza sul tetto di un gallo in bronzo con le ali protese verso l'alba.









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