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SUDAN

«Più di sei milioni di persone a un passo dalla carestia»

«Le cifre provvisorie indicano che più di 4'000 persone sono state finora uccise, tra cui centinaia di civili.
KEYSTONE/AP/AMR NABIL / STF (AMR NABIL)
Fonte Ats ans
«Più di sei milioni di persone a un passo dalla carestia»
«Le cifre provvisorie indicano che più di 4'000 persone sono state finora uccise, tra cui centinaia di civili.
KHARTUM - Dallo scoppio del conflitto in Sudan, lo scorso 15 aprile, fino a 4'000 persone sono state uccise, secondo le stime rese note oggi a Ginevra dall'Ufficio dell'Alto commissario Onu per i diritti umani. In una dichiarazione, l'Alto Commissar...

KHARTUM - Dallo scoppio del conflitto in Sudan, lo scorso 15 aprile, fino a 4'000 persone sono state uccise, secondo le stime rese note oggi a Ginevra dall'Ufficio dell'Alto commissario Onu per i diritti umani.

In una dichiarazione, l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha denunciato una guerra «disastrosa e insensata» che oltre ad aver causato migliaia di morti, ha provocatola distruzione di case, scuole, ospedali e altri servizi essenziali, sfollamenti di massa, nonché violenze sessuali, «atti - ha detto Türk - che possono costituire crimini di guerra».

Sebbene sia difficile stabilire un numero esatto di vittime a causa dell'intensità dei combattimenti, «le cifre provvisorie indicano che più di 4'000 persone sono state finora uccise, tra cui centinaia di civili. Questi includono 28 operatori umanitari e sanitari e 435 bambini. Si ritiene che il numero effettivo di vittime sia molto più alto», ha affermato l'Alto commissario.

Dal 15 aprile il Sudan vive un conflitto tra l'esercito, guidato da Abdel Fattah al-Burhane, e le Rapid Support Forces (RSF), paramilitari guidati dal generale Mohamed Hamdane Daglo. L'Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite afferma di avere «fondati motivi» per ritenere che le due parti abbiano commesso gravi violazioni del diritto internazionale. Gli autori devono risponderne, ha detto Türk, esprimendo il timore che la situazione caotica in Sudan sia sfruttata da altri attori armati opportunisti e che di conseguenza la violenza possa intensificarsi ulteriormente.

In una dichiarazione congiunta, anche i leader delle organizzazioni umanitarie che lavorano in Sudan hanno deplorato la grave situazione nel Paese ed esortato la comunità internazionale ad agire. «Non ci sono scuse per aspettare», affermano. In Sudan, «più di 6 milioni di persone sono a un passo dalla carestia. Oltre 14 milioni di bambini hanno bisogno di aiuti umanitari e più di 4 milioni di persone sono fuggite dai combattimenti». Ma i «due appelli di fondi per gli aiuti risultano finanziati per meno del 27%».

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