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CILEDue autobus incendiati a Santiago del Cile durante le proteste studentesche

08.09.22 - 20:32
Da tre giorni i giovani manifestano per un miglioramento dell'istruzione e dell'accesso all'università
AFP
Fonte Ats Ans
Due autobus incendiati a Santiago del Cile durante le proteste studentesche
Da tre giorni i giovani manifestano per un miglioramento dell'istruzione e dell'accesso all'università

SANTIAGO DEL CILE - Una nuova giornata di proteste studentesche a Santiago del Cile è sfociata oggi in incidenti, durante i quali due autobus del trasporto pubblico sono stati incendiati.

Lo riferisce radio Bio Bio, sottolineando che si tratta del terzo giorno consecutivo di proteste portate avanti dagli studenti, che hanno provocato la chiusura di alcune stazioni della metropolitana e deviazioni del traffico.

Per oggi, attraverso i social network, le organizzazioni delle scuole hanno lanciato appelli alla protesta in varie parti della capitale, in particolare utilizzando le stazioni della metropolitana come luoghi per manifestare, saltando i tornelli e bloccando il servizio.

Questa mattina, due autobus del trasporto pubblico sono stati incendiati nei pressi dell'Internado Nacional Barros Arana (Inba), storico liceo di Santiago del Cile. L'incidente è avvenuto quando un gruppo di manifestanti ha lanciato oggetti incendiari contro i mezzi pubblici. A seguito degli incidenti, il personale dei Carabineros è intervenuto con mezzi idranti. Finora non sono stati segnalati arresti nella giornata.

Le nuove proteste studentesche sono iniziate martedì, due giorni dopo la vittoria del 'rechazo' (rifiuto) al referendum per la proposta di una nuova Costituzione nel Paese, ma si sono ripetute in diverse occasioni nei primi sei mesi del governo del presidente Gabriel Boric. Gli studenti chiedono che si migliori l'istruzione, nelle borse di studio e nell'accesso all'università.

Il sottosegretario all'Interno, Manuel Monsalve, ha riferito che martedì e mercoledì 42 persone sono state arrestate per le proteste. Il governo ha espresso la necessità del dialogo per cercare soluzioni future e ha sottolineato che le porte del ministero dell'Istruzione sono sempre aperte.

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