Mottarone, la sostituzione del giudice finisce a Roma

Due membri del Consiglio superiore della magistratura hanno richiesto l'apertura di una pratica
Due membri del Consiglio superiore della magistratura hanno richiesto l'apertura di una pratica
ROMA - Giunge fino a Roma il caso della sostituzione della giudice per le indagini preliminari che si occupava della sciagura della funivia del Mottarone, Donatella Banci Buonamici.
Due membri del Consiglio superiore della magistratura (Csm), i pubblici ministeri Sebastiano Ardita e Nino Di Matteo, hanno richiesto l'apertura di una pratica da parte della commissione competente. I consiglieri ritengono che si debba intervenire «con massima tempestività per valutare la correttezza della decisione adottata e la sua eventuale incidenza sui principi in tema di precostituzione del giudice».
La "riassegnazione" del fascicolo sulla funivia alla giudice titolare Elena Ceriotti sta facendo discutere, anche perché, come riferisce Repubblica, altri incartamenti sono rimasti nelle mani dei magistrati che li hanno trattati in questi quattro mesi di assenza di Ceriotti.
Le difese degli imputati avevano definito «anomalo» e senza precedenti la sostituzione della gip che aveva scarcerato Luigi Nerini, Enrico Perocchio e Gabriele Tadini. La decisione è stata presa per una questione di «equa e coerente distribuzione del lavoro» da Luigi Maria Montefusco, il presidente del tribunale di Verbania.





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