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STATI UNITINiente torta a una donna transgender, pasticciere (di nuovo) in tribunale

24.03.21 - 14:00
Jack Phillips divenne famoso in tutto il mondo per essersi rifiutato di preparare un dolce nuziale a una coppia gay
ARCHIVIO KEYSTONE
Nuova causa in tribunale per il pasticciere del Colorado che si rifiutò di preparare una torta nuziale a una coppia gay.
Nuova causa in tribunale per il pasticciere del Colorado che si rifiutò di preparare una torta nuziale a una coppia gay.
Niente torta a una donna transgender, pasticciere (di nuovo) in tribunale
Jack Phillips divenne famoso in tutto il mondo per essersi rifiutato di preparare un dolce nuziale a una coppia gay

DENVER - Il pasticciere del Colorado che nel 2012 si rifiutò di preparare una torta nuziale a una coppia gay - e che nel 2018 si vide dare ragione dalla Corte Suprema statunitense - è tornato ieri in aula, ma per un nuovo caso.

Questa volta Jack Phillips è stato chiamato in tribunale da una donna transgender, che nel 2017 cercò di ordinare un dolce commemorativo della sua transizione di genere (blu all'esterno e rosa all'interno). L'ordinazione giunse nel giorno stesso in cui la Corte Suprema aveva annunciato che avrebbe accettato la richiesta di appello di Phillips. Autumn Scardina, questo il nome della querelante, voleva accertarsi di persona se Phillips avrebbe effettivamente preparato la torta, dopo aver dichiarato pubblicamente che il motivo del rifiuto di cinque anni prima era legato esclusivamente alla cerimonia religiosa del matrimonio.

Scardina ha spiegato che la sua non è stata una provocazione fine a se stessa, quanto piuttosto - usando la terminologia del poker - «andare a vedere il bluff» di Phillips.

All'epoca Scardina aveva denunciato Phillips per discriminazione, mentre il pasticciere ha fatto causa a sua volta contro le autorità statali, accusandole di aver intrapreso «una crociata per schiacciarlo». Entrambi i casi erano stati archiviati due anni fa, si legge sui media statunitensi, in base a un accordo che dava facoltà a Scardina di presentare una causa individuale nei confronti del pasticciere.

Il pronunciamento della Corte Suprema a favore di Phillips cassò la sentenza del 2014 della Commissione per i diritti umani del Colorado, che giudicava l'uomo colpevole di violazione della legge anti-discriminazione. Ma i nove giudici lasciarono irrisolta la questione della possibilità, da parte delle imprese commerciali, d'invocare motivi religiosi per rifiutare il servizio a persone Lgbtq.

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