«Vedeva quei saloni massaggi come una tentazione, voleva distruggerli»

Le ultime novità sugli assalti ai centri benessere ad Atlanta, l'assalitore forse soffriva di dipendenza dal sesso
ATLANTA - Potrebbe non avere motivazione razziale, come inizialmente ipotizzato, la follia omicida del 21enne che - nella notte fra ieri e oggi - ha ucciso 8 persone in un attacco a tre saloni di massaggi nell'area di Atlanta.
Stando alle prime indiscrezioni delle indagini, infatti, il giovane potrebbe avere un problema di «dipendenza da sesso» e potrebbe aver frequentato diversi degli stabilimenti colpiti a suon di pallottole prima di darsi alla fuga in direzione della Florida: «Li vedeva come una tentazione costante, voleva distruggerli», ha spiegato lo sceriffo Frank Reynolds.
Non è escluso che, durante il tragitto, avesse in mente di colpire ancora: «Il bilancio poteva essere ben peggiore», ha commentato ai media americani la sindaca di Atlanta Keisha Lance Bottoms, «ci sarebbero potute essere anche altre vittime».
Per le motivazioni di cui sopra, gli inquirenti prendono con le pinze la tesi del crimine d'odio razziale - 6 delle vittime sono asiatiche - anche perché sono necessarie ulteriori indagini.
«Ciò non toglie che la violenza contro i cittadini americani di origine asiatica è una realtà e un grosso problema, è un crimine odioso e inaccettabile. Dobbiamo fermarlo», ha concluso Bottoms.




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