Attentato a Vienna, (ri)spunta l'ipotesi di un complice

E non si tratterebbe di uno degli arrestati durante le retate effettuate nei giorni successivi al 2 novembre
VIENNA - Nell'inchiesta sull'attentato lunedì scorso a Vienna spunta l'ipotesi di un complice, che sembrava ormai accantonata.
Secondo il portale del quotidiano Der Standard, l'attentatore viveva nel 22esimo distretto a circa sette chilometri di distanza dal luogo dell'attacco. Gli inquirenti hanno analizzato le riprese delle telecamere di sorveglianza, soprattutto dei mezzi pubblici, non trovando però traccia degli ultimi spostamenti dell'uomo che comunque aveva con sé un fucile d'assalto e una finta cintura esplosiva.
A questo punto l'attentatore potrebbe essere stato accompagnato in centro con un'auto da un complice. Secondo fonti ufficiose del giornale, gli inquirenti escludono per il momento che l'eventuale complice sia uno degli arrestati durante le retate effettuate dopo l'attentato.
Una macchina abbandonata nel frattempo sarebbe stata localizzata.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!