In aeroporto con un tanga al posto della mascherina: John McAfee nei guai

Dopo un fermo di 14 ore il 74enne è stato rimesso in libertà
Dopo un fermo di 14 ore il 74enne è stato rimesso in libertà
OSLO - John McAfee è rimasto in stato di fermo per 14 ore in Norvegia. La motivazione è decisamente bizzarra: il papà del primo antivirus per computer si era rifiutato di togliersi dal volto il tanga che usava a mo' di mascherina anti-coronavirus.
A raccontare la vicenda è stato lo stesso 74enne su Twitter. «Ho visitato la Catalogna poco prima che l'Europa vietasse ai catalani di viaggiare. Ho cercato di tornare in Germania e mi è stato rifiutato l'ingresso. Mi hanno chiesto d'indossare la mascherina. Ho indossato come tale un perizoma. Mi hanno chiesto di sostituirlo. Ho rifiutato. Sono finito in prigione e mi hanno rilasciato».
McAfee avrebbe dichiarato alle autorità aeroportuali che il tanga era «la protezione più sicura che ho a disposizione e mi rifiuto di indossare qualsiasi altra cosa per il bene della mia salute». Spiegazione non accettata dalla polizia, che ha trattenuto il milionario per 14 ore mentre la moglie aggiornava i fan via social: «Lo hanno fermato per ciò in cui crede» ha dichiarato la donna.
I was jailed:
— John McAfee (@officialmcafee) August 11, 2020
Why?
Visited Catalonia just before Europe banned Catalonians from travelling.
Tried to return to Germany and were refused entrance. They demanded we wear masks.
I put on my thong mask.
They demanded I replace it. I refused.
Tussle. Jail. Black eye. Released. pic.twitter.com/B8SW2VBzSm





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