«El Chapo non è lucido. Non può sostenere il processo»

Le dichiarazioni sullo stato di salute del signore della droga messicano, attualmente detenuto in un carcere di massima sicurezza a Manhattan, provengono dal suo legale
NEW YORK - La salute mentale di El Chapo è a rischio e potrebbe non essere in grado di sostenere un processo. Lo ha dichiarato il legale di Joaquin Guzman, il signore della droga messicano a capo del Cartello di Sinaloa dall'anno scorso estradato negli Stati Uniti dove è in attesa di processo.
«Abbiamo notato che il suo stato mentale è deteriorato - ha detto Eduardo Balarezo durante un'udienza preliminare in un tribunale di Brooklyn - non solo la sua memoria ma anche il modo di capire le cose. Non è lo stesso uomo che ho conosciuto».
Attualmente El Chapo si trova in un carcere di massima sicurezza a Manhattan e gli viene anche impedito di comunicare con la moglie. Più volte il narcotrafficante si è lamentato delle condizioni della sua prigionia. In una lettera ad un tribunale ha scritto che è come se fosse sotto tortura 24 ore al giorno.
Il processo a Guzman dovrebbe iniziare il prossimo settembre. L'uomo si è dichiarato non colpevole di riciclaggio di miliardi di dollari e di aver sovrinteso una campagna spietata di omicidi e rapimenti.




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