Una «censura orwelliana», Trump attacca l'Europa

L'amministrazione statunitense all'attacco (confuso) del Digital Services Act
WASHINGTON - L'amministrazione del presidente degli USA Donald Trump attacca l'Europa per la libertà di parola, affermando che la sua regolamentazione delle reti sociali e di altre piattaforme in rete equivale a una censura «orwelliana».
In un messaggio su varie reti sociali, il Dipartimento di stato degli USA, ossia il ministero degli esteri statunitense, senza fornire dettagli specifici, ha affermato che migliaia di persone sono state condannate per aver criticato i propri governi, riecheggiando le dichiarazioni del vicepresidente James David Vance (conosciuto come J.D. Vance) all'inizio di quest'anno a Monaco di Baviera (Germania). «Questo messaggio orwelliano non ingannerà gli Stati Uniti. La censura non è libertà», afferma il Dipartimento di stato.
Quest'ultimo sembra poi aver collegato l'affermazione al Digital Services Act (Dsa), il regolamento dell'UE in materia di tecnologia e reti sociali, osservando che «tutto ciò che il Dsa protegge sono i leader europei dai loro stessi cittadini».




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