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TAIWANResta tesa la tensione al largo di Taiwan

13.09.23 - 07:17
La Cina ha dispiegato 50 jet e 13 navi militari intorno all'isola
keystone-sda.ch
Fonte Ats ans
Resta tesa la tensione al largo di Taiwan
La Cina ha dispiegato 50 jet e 13 navi militari intorno all'isola

TAIPEI - Oltre 50 aerei da combattimento e 13 navi da guerra cinesi sono stati rilevati nelle scorse ore intorno a Taiwan. Lo riferisce il ministero della Difesa dell'isola, all'indomani del record di 20 navi segnalate.

Il gruppo della portaerei Shandong e due gruppi di azione di superficie sono transitati nel mar delle Filippine, a est di Taiwan, per esercitazioni militari non programmate, senza preavviso e senza precedenti. Le crescenti operazioni cinesi puntano a 'desensibilizzare', a rendere più difficile la comprensione di un'eventuale invasione.

Le forze armate taiwanesi hanno monitorato la situazione legata alle incursioni cinesi, dispiegando mezzi dell'Aeronautica, della Marina e i sistemi missilistici terrestri, ha riferito il ministero della Difesa.

Un totale di nove aerei dell'Esercito popolare di liberazione ha superato la linea mediana dello Stretto di Taiwan o è entrato nella zona di identificazione di difesa aerea (Adiz) a nord o a sudovest dell'isola.

Nel complesso, le esercitazioni cinesi a est di Taiwan hanno coinvolto 20 navi schierate nelle vicinanze, due gruppi di azione di superficie che potrebbero unirsi e un ammassamento di forze nelle basi militari costiere, nonché traiettorie di volo mai viste prima che sembrano simulare alternative al possibile blocco aereo. Le 20 navi cinesi di ieri sono il numero giornaliero più alto mai registrato: un nuovo record che si aggiunge alle 202 unità mobilitate su scala mensile ad agosto.

Le crescenti esercitazioni militari cinesi sono, secondo gli analisti, progettate per 'desensibilizzare' i media globali e la stessa Taiwan, rendendo più difficile rilevare l'ipotesi di una invasione vera e propria. La Shandong, la seconda portaerei di Pechino, era attiva ieri sulla rotta per convergere con più di 20 altre navi da guerra nelle acque tra Taiwan, le Filippine e il territorio americano di Guam, nel Pacifico occidentale. Lunedì, invece, era stata segnalata in navigazione nel canale di Bashi, che separa Taiwan dalle Filippine, verso il Pacifico. In più, l'esercito di Tokyo ha anche riferito il passaggio di 8 navi militari cinesi (6 cacciatorpedinieri lanciamissili e due fregate) attraverso lo stretto di Miyako, a sud di Okinawa, proseguendo in una direzione che indicava il ricongiungimento con la Shandong.

La mossa di Pechino segue una serie di esercitazioni militari guidate dagli Stati Uniti intorno alla Cina che coinvolgono quasi una trentina di nazioni. La scorsa settimana, la Marina americana ha operato manovre nel mar Cinese orientale con alleati tra cui Giappone e Canada, seguite dal transito di un cacciatorpediniere americano e di una fregata canadese attraverso lo stretto di Taiwan. Usa e Indonesia hanno in corso un'esercitazione congiunta che coinvolge 19 nazioni.

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COMMENTI
 

F/A-19 7 mesi fa su tio
Anche qui un regime come la Cina è pronta a scatenare una guerra, pari pari alla Russia che ha invaso l’Ucraina

W.Bernasconi 7 mesi fa su tio
Risposta a F/A-19
Mi scusi ma che c’entra? Paragonare quello che sta accadendo in Russia-Ucraina con Cina-Taiwan (sempre Cina per chi non l’avesse ancora capito) non ha nessuna correlazione. L’ucraina è a tutti gli effetti uno stato indipendente che è stato aggredito. Mentre Taiwan è Cina e non viene riconosciuta come stato indipendente.

pori_num 7 mesi fa su tio
Risposta a F/A-19
Non è una situazione paragonabile! Capisco il desiderio di indipendenza di Taiwan, perché assaporare libertà e democrazia e poi doverci rinunciare è dura. L’ideale sarebbe che la Cina progredisse verso una democrazia che garantisca i diritti che ogni individuo dovrebbe avere, in quel caso i Taiwanesi probabilmente non avrebbero nessun problema a ritornare sotto governo cinese.

pori_num 7 mesi fa su tio
Risposta a pori_num
Qui la posizione degli USA è più delicata e ambigua, perché difendere democrazia e libertà vuol dire immischiarsi di affari interni della Cina. Naturalmente poi ci sono di mezzo interessi geopolitici di tutte le parti coinvolte.
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