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Berlusconi assolto, da «sotto il fango niente» ai «criminali in festa»

Le prime pagine dei quotidiani italiani divise sull'esito del "Ruby ter". C'è chi riporta, chi esulta e chi attacca (di fioretto o di clava)
Reuters / screenshot
Berlusconi assolto, da «sotto il fango niente» ai «criminali in festa»
Le prime pagine dei quotidiani italiani divise sull'esito del "Ruby ter". C'è chi riporta, chi esulta e chi attacca (di fioretto o di clava)
MILANO - All'indomani dell'assoluzione che ha fatto calare il sipario sul processo "Ruby ter", le prime pagine dei quotidiani italiani sono tutte, o quasi, per Silvio Berlusconi. C'è chi si limita a riportare in modo più o meno neutro, ...

MILANO - All'indomani dell'assoluzione che ha fatto calare il sipario sul processo "Ruby ter", le prime pagine dei quotidiani italiani sono tutte, o quasi, per Silvio Berlusconi. C'è chi si limita a riportare in modo più o meno neutro, chi esulta e chi "attacca".

Il "Corriere della Sera" e "Il Tempo" trovano posto nella prima categoria: «Ruby ter, assolto Berlusconi» titolano entrambi. "Il Messaggero" parla di «nuova assoluzione» mentre "il manifesto" scrive: «Dieci anni di Ruby, Berlusconi assolto», «al processo -ter il tribunale sferza la procura: non poteva contestare la corruzione». Il "Resto del Carlino" riporta «Berlusconi assolto» e aggiunge «bufera giustizia»

Il quotidiano torinese "La Stampa" dà notizia della fine del processo scegliendo un virgolettato per titolare la prima pagina, citando le parole dello stesso Cavaliere: «Undici anni di fango». E nel sottotitolo riporta la richiesta, presente a macchia di leopardo su altre copertine, relativa alla richiesta di una commissione parlamentare d'inchiesta da parte di Forza Italia. Anche su "Il Mattino" il titolo è "dettato" dall'ex premier: «Calvario finito». Lo stesso fa "la Repubblica", che opta però per «ora i pm alla sbarra» come passaggio.

Sul "Riformista", in ossequio alla sua linea "anti-giustizialista", l'assoluzione di Silvio Berlusconi è la «fine della persecuzione più lunga del secolo». Più forti sono i botti sparati in prima da "Libero", che rinnova "l'invito" «alla sbarra» per i pm, al termine di «undici anni di fango». E poi c'è "il Giornale", lapidario: «Sotto il fango niente».

Umori del tutto opposti invece, come era ben immaginabile, dalle parti de "il Fatto Quotidiano", che non nomina per esteso l'ex premier. E soprattutto non lo fa nel titolo. «Ruby-ter. Assolto B. con 28 testimoni prezzolati: prove inutilizzabili», si legge nell'occhiello. Il titolo invece parla di «Criminali in festa: pagare per farla franca non è reato». E rincara la dose con una vignetta - che mostra il Cavaliere sulla tomba del suo storico avvocato, Niccolò Ghedini, che lascia un fiore enunciando: «... li abbiamo fottuti ancora, Niccolò... li abbiamo fottuti ancora» - e un durissimo editoriale del direttore, Marco Travaglio, intitolato «Approfittiamone». "Domani" invece sceglie il fioretto invece della clava: «Il tribunale assolve Berlusconi, ma non cancella il bunga bunga».

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