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CITTÀ DEL VATICANOPapa Francesco tende la mano all'omosessualità: «È peccato ma non è un crimine»

25.01.23 - 11:56
Sì dunque ad accogliere le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer (Lgbtq) anche nella Chiesa. Il distinguo con il peccato
Reuters
Fonte Ats Ans
Papa Francesco tende la mano all'omosessualità: «È peccato ma non è un crimine»
Sì dunque ad accogliere le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer (Lgbtq) anche nella Chiesa. Il distinguo con il peccato

CITTÀ DEL VATICANO - «Essere omosessuali è peccato ma non è un crimine». Lo ha detto Papa Francesco. Una frase che non lascia spazio a dubbi o incertezze circa la posizione del capo della Chiesa in fatto di diritti. Ma queste sono parole destinate comunque a far discutere.

Il Papa ai vescovi - In un' intervista rilasciata all'agenzia statunitense Associated Press, il pontefice ha stigmatizzato la criminalizzazione dell’omosessualità, rivolgendosi ai Vescovi che sostengono leggi che la perseguitano: «Questi vescovi devono fare un processo di conversione», aggiungendo che dovrebbero invece usare «la tenerezza, come Dio ha per ciascuno di noi».

Nel mondo l’omosessualità viene ancora punita dalla legge - In quanto a leggi e discriminazione, nel mondo secondo l'associazione che difende i diritti Lgbt, The Human Dignity Trust, circa 67 paesi criminalizzano l'attività sessuale tra persone dello stesso sesso, e tra questi, in undici è prevista la pena di morte.

Porre fine alla discriminazione - Definendo tali leggi «ingiuste», il Vescovo di Roma ha indicato alla Chiesa la necessità di lavorarvi per porvi fine: «Deve fare questo».

L'accoglienza è per tutti - Ricordando che Dio ama tutti i suoi figli allo stesso modo, Francesco ha inoltre invitato i vescovi cattolici ad accogliere nella Chiesa anche le persone Lgbtq.

Distinzione tra peccato e crimine - Nell'affermare che «essere omosessuali non è un crimine ma è un peccato» il Papa pone un distinguo «tra un peccato e un crimine» ma infine aggiunge che «è peccato anche mancare di carità gli uni con gli altri».

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