McDonald's sotto accusa: «È razzista»

Lo sostiene il magnate dei media Byron Allen, che ha intentato una causa legale
WASHINGTON - McDonald's dovrà difendersi da una causa da 10 miliardi di dollari del magnate dei media Byron Allen che accusa la catena di fast-food di razzismo e violazione dei diritti civili. Lo riporta la Cnn.
In un comunicato stampa Allen sostiene che solo una piccola parte, circa 5 milioni di dollari, del budget annuale per la pubblicità da 1,6 miliardi è destinato da McDonald's ai media di proprietà di afroamericani e che, in particolare, la catena si è «rifiutata di fare pubblicità» sulle sue reti, tra cui Weather Channel e Comedy.TV.
«È una questione di inclusione delle imprese di proprietà degli afroamericani nell'economia Usa», ha dichiarato il magnate. «McDonald's prende miliardi dai consumatori afroamericani e non restituisce quasi nulla. La più grande disparità in America è tra le società bianche americane e quelle nere, e McDonald's è colpevole di perpetuarla», ha attaccato.
L'avvocato della catena Loretta Lynch, procuratore generale degli Stati Uniti durante l'amministrazione Obama, ha respinto le accuse affermando che le affermazioni di Allen sono «prive di fondamento».




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