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Virus parenti del Sars-CoV-2 nei pipistrelli in Cambogia e Giappone

Li hanno svelati i ricercatori in un articolo di Nature: «Potrebbe essere un antenato del coronavirus»
Depositphotos (MichalPesata)
Fonte Ats ans
Virus parenti del Sars-CoV-2 nei pipistrelli in Cambogia e Giappone
Li hanno svelati i ricercatori in un articolo di Nature: «Potrebbe essere un antenato del coronavirus»
LONDRA - Nuovi coronavirus parenti stretti del Sars-CoV-2 sono stati scoperti nei tessuti congelati di alcuni tipi di pipistrelli, conservati in laboratorio in Cambogia e Giappone. È la prima volta che si trovano virus parenti del coronavirus ...

LONDRA - Nuovi coronavirus parenti stretti del Sars-CoV-2 sono stati scoperti nei tessuti congelati di alcuni tipi di pipistrelli, conservati in laboratorio in Cambogia e Giappone. È la prima volta che si trovano virus parenti del coronavirus pandemico fuori dalla Cina, segnala il sito della rivista Nature.

In Cambogia il virus è stato rinvenuto in due pipistrelli ferri di cavallo di Shamel catturati nel nord del paese nel 2010. Il suo genoma non è però stato ancora completamente sequenziato né la scoperta pubblicata, rendendo quindi difficile verificare il suo pieno significato.

«Se fosse davvero collegato o un antenato del coronavirus pandemico, sarebbe un'informazione cruciale per capire come il Sars-CoV-2 sia passato dai pipistrelli all'uomo», commenta Veasna Duong, virologo dell'Istituto Pasteur di Phnom Penh, che ha coordinato lo studio e segnalato la scoperta a Nature.

Per dare informazioni utili, il virus dovrebbe condividere più del 97% del suo genoma con quello del Sars-CoV-2. Se il nuovo virus fosse invece un «parente più alla lontana», «potrebbe comunque aiutare a capire meglio la diversità di questa famiglia di virus», aggiunge Etienne Simon-Loriere, virologo dell'Istituto Pasteur di Parigi.

Questo sembra essere il caso dell'altro virus identificato in Giappone in un piccolo pipistrello ferro di cavallo catturato nel 2013. Il virus, chiamato RC-0319, condivide infatti l'81% del suo genoma con il SARS-CoV-2, secondo lo studio pubblicato sulla rivista Emerging Infectious Diseases, quindi troppo distante per dare indizi sull'origine della pandemia di Covid-19.

Indipendentemente da cosa scoprirà il gruppo cambogiano, «entrambe le scoperte sono interessanti perché confermano che virus strettamente collegati al Sars-CoV-2 sono abbastanza comuni in questo tipo di pipistrelli, anche fuori dalla Cina», aggiunge Alice Latinne, della Wildlife Conservation Society Vietnam di Hanoi, e che possano esserci altri parenti del Sars-CoV-2 non ancora scoperti conservati in altri laboratori.

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