Salvini evoca il «censimento» dei rom

«Quelli italiani, purtroppo, ce li dobbiamo tenere», precisa. Le opposizioni: «Agghiacciante»
Suscita inquietudine nella vicina penisola l'annuncio del neo ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini di voler fare un «censimento», «un'anagrafe» dei rom al fine di «espellere» quelli stranieri che non abbiano un titolo di soggiorno.
«Al ministero mi sto facendo preparare un dossier sulla questione rom in Italia perché dopo Maroni non si è fatto più nulla ed è il caos», ha dichiarato a TeleLombardia. Per il segretario della Lega, bisogna fare «una ricognizione sui rom in Italia per vedere chi, come, quanti sono» e per allontanare gli irregolari: «I rom italiani, purtroppo, te li devi tenere a casa», ha pure tenuto a precisare.
Secca la risposta dell'associazione 21 luglio, che si occupa di lotta alla discriminazione: «Il ministro dell'Interno sembra non sapere che in Italia un censimento su base etnica non è consentito dalla legge», afferma il presidente Carlo Stasolla come riporta Repubblica.
Molto più decise le condanne di diversi esponenti del Partito democratico raccolte dal Fatto Quotidiano. I propositi di Salvini sono stati giudicati «razzisti» (Ernesto Magorno), «agghiaccianti» e «di stampo nazista» (Edoardo Patriarca), evocativi di «una sorta di pulizia etnica» (Franco Mirabelli) e «dal sapore fascista» (Simona Malpezzi).
Sui social, il ministro conferma le sue dichiarazioni e tira dritto: «Qualcuno parla di "shock". Perché??? Io penso, oltre che ai furti, anche a quei poveri bambini, educati nei campi al furto e all’illegalità», scrive.




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