Eurovision, «l'Ucraina non rispetta i diritti umani»

Il presidente della Duma replica alla possibilità che sia vietato l'ingresso nel Paese alla cantante Yulia Samoilova
MOSCA - «Il fatto che tali dichiarazioni sono state fatte prova ancora una volta che i diritti umani non significano nulla in quel paese»: così il presidente della Duma (la camera bassa del Parlamento russo), Viaceslav Volodin, ha commentato la possibilità, ventilata dalle autorità di Kiev, di non permettere l'ingresso in Ucraina alla cantante Yulia Samoilova, scelta per rappresentare la Russia all'Eurovision song contest che si svolgerà a Kiev a maggio.
Il motivo del possibile divieto di ingresso in Ucraina è che nel 2015 la cantante - costretta sulla sedia a rotelle sin dall'infanzia - si è esibita in concerto in Crimea probabilmente violando la legge ucraina che prevede un "permesso speciale" di Kiev per gli stranieri che vanno nella regione "occupata".
La Russia ha annesso la Crimea nel 2014 con l'intervento di militari senza insegne di riconoscimento e un controverso referendum.




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