Albergatore guardone spia per 30 anni gli ospiti mentre fanno sesso

Da dei fori nel soffitto delle stanze ha portato avanti una sistematica opera di osservazione “scientifica”
DENVER - Come reagireste se vi dicessero che nel motel in cui avete soggiornato anni or sono il proprietario usava delle speciali grate nel soffitto delle camere per spiare sistematicamente i suoi clienti mentre facevano sesso e teneva un dettagliato diario dei loro incontri? Se lo staranno chiedendo migliaia di ospiti (ormai più o meno attempati) che dagli anni ’60 ai ’90 sono passati dal Manor House Motel di Aurora, nei pressi di Denver, struttura aperta proprio per soddisfare segretamente le pulsioni voyeuristiche del suo gestore.
Quest’ultimo ha dato solo ora il consenso di raccontare la sua torbida storia con nome e cognome al giornalista del New Yorker che, nel 1980, ha visitato su suo invito il motel. Gerald Foos l’ha acquistato nel 1966 e, con l’aiuto della moglie Donna, ha creato dei fori rettangolari di 15x35 cm nel soffitto di una dozzina di stanze poste direttamente sotto la soffitta. Coperte da grate di alluminio, le aperture servivano a Foos per spiare i suoi clienti mentre facevano sesso. Dal 1966 al 1995 l’uomo ha tenuto un resoconto scrupoloso e quasi scientifico degli amplessi di migliaia di coppie di ospiti senza essere mai scoperto. Nella soffitta prendeva appunti sui suoi diari, si masturbava e, quando occasionalmente era accompagnato dalla moglie, faceva sesso con lei imitando gli ignari clienti.
«La ragione per cui ho acquistato questo motel è soddisfare le mie tendenze voyeuristiche e il mio grande interesse per tutti gli aspetti della vita delle persone, da quella sociale a quella sessuale ─ ha dichiarato l’impenitente guardone a Talese ─. L’ho fatto solo per la mia smodata curiosità riguardo alle persone e non perché sono un voyeur folle».
I resoconti di Foos ─ interessato ai rapporti eterosessuali, ancora di più a quelli lesbici e solo marginalmente a quelli gay ─ erano estremamente fiscali. Nel 1973, per esempio, riporta di aver presenziato a 296 amplessi. 195 riguardavano eterosessuali, «che preferiscono la posizione del missionario». Durante gli stessi, il voyeur ha registrato 184 orgasmi maschili e 33 femminili.
Il reporter Gay Talese ha omesso finora di raccontare la storia di Foos perché si rifiutava di pubblicarla in forma anonima. Legato da un accordo di riservatezza e considerandolo una fonte ha deciso inoltre di non denunciarlo. Ora, però, il losco gestore del motel, ormai anziano, ha dato il suo consenso a essere nominato poiché crede che i suoi reati siano caduti in prescrizione.
Talese uscirà a breve con un libro basato sul “Diario del voyeur” e altri registri tenuti da Foos.



