Quali verità su Porza?
Quali verità su Porza? PORZA - Il 3 aprile scorso abbiamo letto sul Corriere del Ticino una lettera aperta di Fulvio Pelli ai liberali malcontenti e l’avremmo trovata pure commovente se non fosse che, proprio quel giorno, è arrivato anche a tutti i fuochi di Porza un volantino elettorale della sezione PLR che contraddice in modo flagrante i principi a cui, stando al loro ex Presidente nazionale, si ispirerebbe il partito.
Nel flyer, intitolato «VERITÀ POLITICHE Le sciocchezze di IPP», i PLR porzesi riprendono passi del nostro opuscolo elettorale per intossicare l’opinione pubblica e infangare il nostro movimento. Non solo: danno anche false informazioni alla popolazione scrivendo ad esempio ‒ per dirne solo una ‒ che la polizia è di competenza del nostro Municipale, quando invece gli è stata tolta nella scorsa legislatura ed è ora sotto la responsabilità del PLR aspirante sindaco Armati – lo stesso che, in un’intervista pre-elettorale, ci aveva dato dei «terrapiattisti, affetti da bias cognitivo» con una sobrietà malcelatamente razzista che in casa liberale pare chiamino «Swissness».
La tecnica, cioè quella della diffamazione e della denigrazione, è la stessa già usata nel 2015 in un volantino intitolato «Le sette bugie di IPP» scritto, con tutta probabilità dagli stessi autori, in occasione di un’iniziativa popolare promossa e poi vinta da IPP. È proprio vero che non si impara mai abbastanza dai propri errori.
Ripensando alla lettera dell’onorevole Pelli ci chiediamo quindi: non sarà che il malcontento di molti liberali radicali sia anche legato alla pochezza di certi loro rappresentanti nei Comuni, dove la realtà della politica nulla ha a che fare con gli alti ideali cattaneani del liberalismo?
Maria Raffaella Bruno Realini, Candidata al Municipio e al Consiglio comunale sulla lista civica #1 «Insieme per Porza»
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