Medaglie e sensibilizzazione: Janine Flock e Lisa Buckwitz si spogliano

«Orgogliose del nostro corpo: ogni donna può mostrarsi nuda senza vergogna»
Flock e Buckwitz nude: «Niente chirurgia estetica: ogni corpo naturale può essere bello».
«Orgogliose del nostro corpo: ogni donna può mostrarsi nuda senza vergogna»
Flock e Buckwitz nude: «Niente chirurgia estetica: ogni corpo naturale può essere bello».
PECHINO - Per ogni atleta le Olimpiadi sono il massimo, sono tutto: lì si può raggiungere l’obiettivo di una vita, si può coronare un sogno. Le Olimpiadi sono però anche un incredibile palcoscenico, sul quale le luci dei riflettori sono sempre puntate.
E proprio sfruttando tanta visibilità due sportive si sono impegnate per sostenere una causa nobile: hanno provato a far capire alle donne quanto bello può essere ogni corpo.
Come fare, però, per essere certi che la "protesta" colpisse nel centro? L’austriaca Janine Flock e la tedesca Lisa Buckwitz non si sono poste limiti: hanno rotto ogni schema e accettato di spogliarsi per Playboy. La medaglia è il traguardo da tagliare per la skeletonista come anche per la bobbista; prima sono tuttavia arrivati gli obiettivi dei fotografi.
«Accettando di fare questo servizio ho voluto dimostrare quanto bello può essere un corpo naturale - ha raccontato Janine Flock, atleta che ha in bacheca due Coppe del Mondo e tre titoli continentali - Un corpo sul quale non si fa nulla, non si interviene. Un corpo non toccato dalla chirurgia estetica. Io sostengo quel che ho e ogni donna dovrebbe essere orgogliosa di quello che ha e di quello che è».
Dello stesso tenore le parole di Lisa Buckwitz, che ha ammesso di sapere di non avere un corpo che rispetta i classici canoni di bellezza. «Ogni donna può farsi vedere nuda - ha sottolineato la tedesca, campionessa olimpica a Pyeongchang nel 2018 e vicecampionessa mondiale ed europea - nessuno dovrebbe vergognarsi del suo corpo. Io, per esempio, ho qualche muscolo più della media. E allora? Spogliandomi ho voluto mostrare che anche questo, il mio, è il corpo di una donna. Di una donna e un’atleta professionista. Perché mi sarei dovuta nascondere? Nessuno dovrebbe farlo».
Tra le favorite delle rispettive gare e abituate alla tensione, 32enne e 27enne hanno affrontato l’“avventura” con un pizzico di apprensione. «È stato faticoso - ha chiuso Janine - gli scatti di nudo mi hanno infatti dato una scarica di adrenalina. Come quando gareggio…».
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