COLOMBO - Stupratori vanno a caccia di donne e ragazze sopravvissute al maremoto, in Sri Lanka, approfittando dell'assenza di vigilanza nei centri di raccolta per i senzatetto. Lo denuncia oggi un collettivo di donne cingalesi.
"Abbiamo ricevuto racconti di episodi di stupro, anche collettivo, molestie sessuali e abusi psichici nei confronti di donne e ragazze nel corso delle operazioni di salvataggio e nei loro improvvisati rifugi" - ha riferito in una dichiarazione il gruppo 'Women and media collective".
In Sri Lanka circa un milione di persone hanno perso la casa nella catastrofe del 26 dicembre e molti di esse hanno trovato riparo temporaneo in scuole, templi, chiese e moschee dell'entroterra. Gran parte dei senzatetto sono donne e bambini, mentre gli uomini cercano tra le macerie di rimettere in piedi le case e riprendere la loro attività lavorativa.
Il collettivo ha detto di non avere una precisa cronologia delle aggressioni sulle donne, ma la mobilità di esse "continua a essere ridotta, per la paura di violenze sessuali".
In Sri Lanka le violenze domestiche e i crimini sessuali contro le donne sono un problema sociale in crescita, e a fianco delle autostrade si vedono serie di cartelloni che esortano gli uomini a rispettare di più il sesso femminile.