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ECONOMIAItalia e Svizzera insieme per conquistare i mercati esteri

15.04.03 - 16:03
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Italia e Svizzera insieme per conquistare i mercati esteri

MILANO - Italia e Svizzera insieme per conquistare i mercati esteri: sfruttando le reciproche competenze le piccole e medie imprese dei due paesi rispondono cosi' alle esigenze di internazionalizzazione. E' questo il senso dell'incontro che si e' tenuto questo pomeriggio a Milano presso la Camera di commercio svizzera tra Ice (Istituto commercio estero) e Osec Bns, l'omologo ente svizzero. ''Da sempre l'Italia e' un partner commerciale importante - ha ricordato Balz Hosly direttore generale Osec Bns- e in particoalre l'area nord, seconda sola alla Germania. Siamo consapevoli che anche le piccole e medie imprese devono internazionalizzarsi, per questo abbiamo aperto questa piattaforma con l'Italia e con altri Paesi stranieri''. Che cosa puo' fare allora la Svizzera per l'economia italiana, fondata sulla piccola e media impresa e sui distretti? ''Fornire servizi bancari e assicurativi altamente internazionalizzati, che sono fra i punti di eccellenza degli svizzeri'', risponde Ugo Calzoni, direttore generale Ice. Non solo: la partnership italo-svizzera potra' concretizzarsi grazie ad altri punti di forza degli svizzeri, tra cui il settore dei brevetti e quello dei capitali.

Durante l'incontro si e' poi puntato il dito sulla necessita' di integrazione logistica delle due economie. ''La Lombardia e piu' in generale il Nord Italia - ha ricordato Calzoni - non ha sbocco in Europa: il problema della logistica e dei trasporti e' evidente, anche se Svizzera e Italia stanno lavorando in questo senso''. Il tavolo comune costruito sara' attivo da subito a coinvolgera' gli imprenditori dei due paesi per avviare la sinergia. I settori su cui si puntera': moda, mobile, calzature, meccanica tra quelli italiani, farmaceutico e impiantistica tra quelli svizzeri. Uno dei problemi piu' gravi di cui soffre la piccola media impresa italiana e' la distribuzione. ''La grande distribuzione svizzera potra' trasferire il Made in Italy nel mondo'', ha aggiunto ancora Calzoni. Fra i primi mercati esteri individuati, Russia, Cina e Nord Africa, in particolare Tunisia e Marocco.


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