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LOCARNO

I monopattini elettrici Velospot sollevano preoccupazioni

Dal Centro l'interrogazione al Municipio per capire come verrà garantita la sicurezza negli spazi condivisi e come si preverrà l’uso improprio di questi mezzi.
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I monopattini elettrici Velospot sollevano preoccupazioni
Dal Centro l'interrogazione al Municipio per capire come verrà garantita la sicurezza negli spazi condivisi e come si preverrà l’uso improprio di questi mezzi.

L’introduzione a Locarno dei monopattini elettrici nel servizio di mobilità condivisa Velospot solleva dubbi e preoccupazioni tra alcuni esponenti del Centro (Primi firmatari Giuseppe Abbatiello e Barbara Angelini Piva), che hanno inoltrato un’interrogazione al Municipio.

La città, seguendo il modello di altre realtà svizzere, starebbe affidando sempre più la mobilità dolce a mezzi elettrici, più pesanti e veloci rispetto alle biciclette tradizionali. Con l’arrivo dei monopattini, però, si ripropongono problemi già emersi in numerose città europee – da Parigi a Firenze – che hanno deciso di vietare o sospendere il servizio per ragioni di sicurezza.

Gli assicuratori infortuni svizzeri, viene fatto notare nell'interrogazione, segnalano un forte aumento degli incidenti con monopattini, con lesioni frequenti a testa e volto e un uso spesso scorretto dei mezzi, soprattutto sui marciapiedi. Una dinamica che preoccupa in un contesto urbano compatto come quello di Locarno, caratterizzato da spazi pedonali ridotti e alta densità di passaggio.

I consiglieri comunali del Centro sottolineano inoltre come la diffusione dei mezzi elettrici abbia di fatto escluso la bicicletta muscolare dal servizio pubblico, nonostante sia il veicolo più sicuro in termini di energia d’impatto e quello più coerente con gli obiettivi della mobilità dolce. L’aumento della velocità media nei percorsi urbani, evidenziano i firmatari, rischia invece di penalizzare pedoni, anziani e utenti fragili.

Alla luce di queste considerazioni, l’interrogazione chiede al Municipio come intenda garantire la sicurezza negli spazi condivisi, prevenire l’uso improprio dei monopattini e, più in generale, se l’attuale modello di sharing sia davvero in linea con gli obiettivi dichiarati. Tra le richieste, anche misure per favorire la bicicletta tradizionale e la mobilità attiva, soprattutto tra i giovani.

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