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LUGANO

Zone 30, dopo il voto a Lugano è «blocco totale»?

Se lo chiedono le commissioni di quartiere, e la consigliera comunale verde liberale Sara Beretta Piccoli che ha sottoposto al Municipio un'interpellanza.
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Zone 30, dopo il voto a Lugano è «blocco totale»?
Se lo chiedono le commissioni di quartiere, e la consigliera comunale verde liberale Sara Beretta Piccoli che ha sottoposto al Municipio un'interpellanza.

LUGANO - Dopo il voto dello scorso 28 settembre si torna a parlare di Zone 30 a Lugano con un'interpellanza a tema firmata da Sara Beretta Piccoli (Verdi Liberali) sostenuta da diverse commissioni di quartiere della città.

Proprio queste, dopo l'esito delle urne, denunciano «un blocco totale» da parte dell'Esecutivo cittadino per quanto riguarda l'istituzione delle suddette zone a velocità moderata.

«Questo non è ciò che i cittadini hanno votato. E non è ciò che i quartieri sono disposti ad accettare», chiosa Beretta Piccoli, «la responsabilità del Municipio è ora politica, prima ancora che tecnica: garantire che le Zone 30 puntuali — quelle realmente necessarie — possano essere implementate senza rinvii, senza pretesti e senza letture distorte dell’esito referendario».

Secondo la consigliera comunale, inoltre, «le Commissioni di quartiere, rinnovate con mandato democratico, devono essere messe nelle condizioni di lavorare. Non possono essere ridotte a organi consultivi “a vuoto”, privi di strumenti, in balia di interpretazioni amministrative che vanificano il loro ruolo».

Da cui le domande al Municipio:

    • Può confermare che il voto del 28 settembre non vieta l’introduzione di Zone 30 puntuali, né presso scuole né altrove dove necessario per la sicurezza dei cittadini?
    • Riconosce che la volontà popolare — anche quella di molti contrari al progettogenerale — sostiene esplicitamente la protezione delle aree scolastiche?
    • È disposto a dichiarare pubblicamente che le richieste puntuali delle Commissioni di quartiere saranno esaminate e trattate?
    • È disposto a impegnarsi affinché nessuna richiesta fondata venga respinta con il pretesto del voto?
    • Quale procedura operativa devono seguire le Commissioni per richiedere Zone 30 localizzate e mirate?
    • Sarebbe ipotizzabile istituire un canale diretto tra CQ, Polizia e Spazi Urbani per affrontare rapidamente i casi urgenti?
    • Entro quanto tempo il Municipio garantisce una risposta politica alle richieste delle CQ (30, 60, 90 giorni)?
    • È previsto un budget 2026–2027 destinato esplicitamente a interventi di sicurezza stradale puntuali?
    • È pronto ad assumersi la responsabilità politica di intervenire dove esistono rischi documentati per la popolazione, anche dopo il voto?
    • È disposto a collaborare attivamente con le Commissioni affinché i quartieri non rimangano ostaggio di un “vuoto operativo” non voluto dai cittadini?
    • Può ipotizzare la posa di dissuasori di velocità, per ridurre la stessa su percorsi sensibili?
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