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CAMPIONE D'ITALIA

Il Comune smorza le polemiche sulla vendita di Villa Mimosa

«La società acquirente ha sede a Campione e il primo versamento proviene da un istituto bancario italiano»
Archivio Ti Press
Fonte Comune Campione d'Italia
Il Comune smorza le polemiche sulla vendita di Villa Mimosa
«La società acquirente ha sede a Campione e il primo versamento proviene da un istituto bancario italiano»

CAMPIONE D'ITALIA - In merito alle polemiche sollevate in relazione alla vendita di Villa Mimosa, il Comune di Campione d'Italia prende posizione. L'amministrazione ha innanzitutto sottolineato che la procedura di compravendita non è ancora conclusa e che l'immobile «è stato oggetto di ben quattro procedure pubbliche di vendita nei soli ultimi tre anni, risultate tutte infruttuose».

Quando poi l'organo straordinario di liquidazione ha ricevuto un'offerta ha avviato una procedura privata, attivando «un procedimento concorsuale di negoziazione per raggiungere potenziali altre persone interessate all'acquisto». Ma nessuno si è fatto avanti.

Il Comune spiega che lo stabile di Villa Mimosa «è vetusto e mancano i servizi essenziali e richiede un’ingente ristrutturazione». Essendo poi qualificato dallo Stato italiano come bene di interesse storico artistico è imposto un vincolo che «esclude eventuali ampliamenti e sfruttamenti diversi». Viene evidenziato come «l'operazione è stata fatta in piena trasparenza, effettuando le verifiche necessarie e acquisendo i dati del beneficiario finale».

Inoltre, è stato qualificato dallo Stato come bene di interesse storico artistico, «imponendo un vincolo che esclude eventuali ampliamenti e sfruttamenti diversi». «L’operazione – aggiunge il Comune – è stata fatta in piena trasparenza, effettuando le verifiche necessarie». Tenta di smorzare le speculazioni sul fatto che la società acquirente abbia sede in Delaware, uno dei paradisi fiscali del mondo. «Il primo versamento è pervenuto da un primario istituto bancario italiano, con piena garanzia della regolare provenienza dei flussi finanziari», garantendo quindi «la piena trasparenza dei fondi».

All'esecutivo dell'enclave italiana risulta poi che la società in questione sia «una società di diritto italiano con sede a Campione con degli attivi che giustificano l'operazione immobiliare proposta».

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