Richieste di lumi su Ticino Turismo

Li richiede un'interrogazione leghista, primo firmatario Boris Bignasca destinata al Consiglio di Stato.
BELLINZONA - Una serie di domande sull'operato di Ticino Turismo, della strategia turistica nonché i risultati aggiornati relativi al settore. È quanto chiede un'interrogazione al Consiglio di Stato della Lega co-firmata da Boris Bignasca, Stefano Quadri, Andrea Sanvido, Mauro Minotti e Daniele Piccaluga.
Interrogativi, quelli posti dai leghisti, nati in seguito alla lettura di un articolo pubblicato proprio qui su tio.ch.
Fra le domande ce n'è una che riguarda il segnalato «significativo aumento delle dimissioni di personale all'interno di Ticino Turismo, con alcune partenze accompagnate da tensioni interne», da cui la richiesta: «Quali misure ha preso il Consiglio di Stato per monitorare questa situazione?».
Secondo punto riguarda «una possibile “scarsa progettualità”» dell'ente: «Come viene valutato il processo decisionale e strategico di Ticino Turismo?», chiedono i firmatari. Inoltre: «Il Consiglio di Stato ritiene ancora efficiente il sistema attuale: le quattro OTR e TicinoTurismo come “cappello” cantonale?», e: «Quali azioni concrete sono state intraprese negli ultimi 3 anni per migliorare l'offerta turistica ticinese e renderla più attrattiva per i visitatori?».
Per ottenere un quadro più completo, al Cantone vengono inoltre richiesti «in forma tabellare se possibile» i dati del «numero di turisti, pernottamenti, durata media dei soggiorni, il PIL creato dal turismo in Ticino, l'evoluzione del budget di Ticino Turismo e il confronto con altri Cantoni o regioni (Grigioni, Vallese, ecc...)».




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