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Clima, migrazione e femminismo, ecco il manifesto della GISO

I Giovani Socialisti hanno presentato oggi la loro “piattaforma elettorale” per le prossime elezioni
Juso
Una manifestazione della Gioventù Socialista Svizzera a Berna, in una foto d'archivio.
Clima, migrazione e femminismo, ecco il manifesto della GISO
I Giovani Socialisti hanno presentato oggi la loro “piattaforma elettorale” per le prossime elezioni
BELLINZONA - Clima, economia, femminismo e migrazione sono questi alcuni temi forti - ma non tutti - presentati oggi dalla Gioventù Socialista Ticino che ha pubblicato oggi la sua “piattaforma elettorale“ in vista delle elezioni ca...

BELLINZONA - Clima, economia, femminismo e migrazione sono questi alcuni temi forti - ma non tutti - presentati oggi dalla Gioventù Socialista Ticino che ha pubblicato oggi la sua “piattaforma elettorale“ in vista delle elezioni cantonali del 2023. 

Il documento «rappresenta una linea guida per le candidate e i candidati», spiega il partito via comunicato e che parla di un documento «che mostra le idee forti di una GISO forte che vuole un cambiamento radicale: idee per un futuro ecosocialista, per una società solidale, femminista, antirazzista e per il 99%».

Per il clima, secondo la GISO, «è la più grande minaccia che l’umanità abbia mai affrontato», figlia del sistema capitalista «la lotta per un futuro più verde è indissolubilmente intrecciata alla lotta di classe». Da qui la richiesta di una transizione alle rinnovabili, l'abbandono dei combustibili fossili, mezzi pubblici gratuiti e un sostegno alla produzione locale.

Per quanto riguarda la questione femminile, si parte da un'equa retribuzione fra i generi e si continua revocando la recente e controversa approvazione di AVS21: «Le donne sono svantaggiate nella nostra società capitalista e questa realtà è spesso sottaciuta dalle presunte misure a favore della parità applicate dalla maggioranza borghese in Parlamento», chiosa la GISO. Si parla anche di contraccezione e visite ginecologiche gratuite, così come la messa a disposizione di prodotti igienici «per evitare la precarietà mestruale» e di «congedo mestruale mensile, di 3 giorni».

Per ultimo, la migrazione va portata avanti nel segno dell'uguaglianza, dell'inclusione e del diritto: «per troppo tempo in Ticino - lo diciamo a titolo di esempio - abbiamo
dovuto sopportare la situazione disumana del centro sotterraneo per richiedenti di Camorino, indegno di una comunità civile», ribadiscono i giovani socialisti.

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