La guerra ci "porta via" i camionisti. E i trasporti sono a rischio

Il responsabile della Cippà Trasporti: «Fermi in Europa e disperati. Molti dovranno rientrare in patria»
Le conseguenze? «A breve saranno ridotti i mezzi e saliranno i prezzi».
Il responsabile della Cippà Trasporti: «Fermi in Europa e disperati. Molti dovranno rientrare in patria»
Le conseguenze? «A breve saranno ridotti i mezzi e saliranno i prezzi».
CHIASSO - A una settimana dall'invasione Russa in Ucraina, le conseguenze della guerra iniziano a sortire effetti anche in Ticino. A risentirne, ad esempio, è il settore dei trasporti che si trova ad affrontare un'inattesa penuria di autisti.
«Abbiamo contattato i maggiori fornitori dell’Est Europa per capire come si stessero attrezzando in virtù della situazione in Ucraina, Russia e Bielorussia - spiega su Moneymag Matteo Seneca, responsabile commerciale di Cippà Trasporti di Chiasso -. Molti hanno camionisti ucraini e bielorussi sono «disperati e fermi in giro per l’Europa, non potendo rientrare nella nazione di appartenenza».
La situazione potrebbe aggravarsi a breve. «Nelle prossime settimane cominceremo a risentire dell’effetto della mancanza di camion e autisti. La maggior parte di loro è di nazionalità ucraina e bielorussa e potrebbe dover rientrare in patria».
Ci sono poi le sanzioni dell'UE che rischiano di peggiorare un contesto già difficile: «Riguarderanno anche i trasporti, inclusi i necessari permessi per la circolazione - conclude Seneca - Ci sarà quasi sicuramente un’ulteriore riduzione della disponibilità di mezzi a disposizione e un consequenziale rialzo dei prezzi».





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