Rissa dopo l'incontro Ambrì-Lugano, sette arresti

Si tratta di sei maggiorenni e un minorenne. Al vaglio la posizione di altre persone
LUGANO - Sette persone sono state individuate, interrogate e arrestate negli scorsi giorni in relazione agli episodi di violenza andati in scena a Rivera nella notte dell'11 ottobre, a margine del derby di Hockey fra Lugano e Ambrì Piotta.
Secondo quanto ci conferma la Polizia cantonale, si tratta di sei maggiorenni e di un minorenne, tutti domiciliati nel Luganese. L’inchiesta, tutt'ora in corso, è nelle mani della Procuratrice pubblica Valentina Tuoni e dalla Magistratura dei minorenni.
Gli approfondimenti per chiarire la dinamica dei fatti non sono però ancora conclusi. Al vaglio, infatti, vi è la posizione anche di altre persone.
Secondo nostre fonti, contemporaneamente agli arresti, sono comparsi i sigilli di polizia su un deposito che ospitava materiale di proprietà dei tifosi del Lugano.
Quella notte, stando a quanto ricostruito fino ad ora, un gruppo di individui a volto coperto e con simboli sulla giacca richiamanti le squadre e le tifoserie del Lugano (sia calcio sia hockey), aveva aggredito alcuni ragazzi della zona.
I fatti avevano avuto luogo a Rivera, nei pressi della stazione. Qui, un giovane era stato prima spogliato della maglietta dell’Ambrì e poi picchiato. La situazione era quindi degenerata in rissa, coinvolgendo più persone.




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