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MUZZANOMadre della bambina sotto vigilanza e controllo medico

22.07.15 - 11:34
La donna non è stata ancora interrogata. Si attende il via libera dai medici che la stanno assistendo. Massimo Binsacca (Care Team): "Madre e tre figlie al Civico per supporto psicologico"
Madre della bambina sotto vigilanza e controllo medico
La donna non è stata ancora interrogata. Si attende il via libera dai medici che la stanno assistendo. Massimo Binsacca (Care Team): "Madre e tre figlie al Civico per supporto psicologico"

MUZZANO - Si trova in custodia presso i servizi competenti, sotto vigilanza e sotto il controllo medico, la madre della bambina di cinque anni deceduta ieri all'interno di un'autovettura parcheggiata nei pressi del campeggio del TCS di Muzzano.

Madre della bambina non ancora in grado di essere interrogata - Come ci ha riferito il portavoce del Ministero Pubblico, Saverio Snider, la donna non è ancora stata interrogata. L'interrogatorio si terrà nelle prossime ore, non appena la donna turgoviese, madre di quattro figlie, tutti ospiti del campeggio, sarà ritenuta idonea dai medici che la stanno assistendo in questo momento difficilissimo e molto delicato. 

Binsacca (Care team): "Supporto psicologico diviso in due gruppi" - Binsacca Massimo, coordinatore del Care Team, ha raccontato le fasi dell'intervento: "Mi hanno chiamato ieri sera verso le 21. Sono arrivato sul posto con il mio team e dopo un briefing con polizia e ambulanza, per capire la situazione, ci siamo divisi in due gruppi". Un'equipe si è recata al Civico, per supportare la madre e ovviamente gli altri tre figli", l'altra è rimasta nel campeggio per supportare le famiglie amiche e le altre persone che hanno assistito al tragico avvenimento: Il nostro lavoro è quello di cercare di aiutare le perone a livello psicologico, cognitivo ed emotivo, ad affrontare e contestualizzare l'evento traumatico".

Molti gli interrogativi su cui l'inchiesta dovrà far luce - L'inchiesta è coordinata dal procuratore capo Fiorenza Bergomi, che dovrà chiarire una vicenda che presenta ancora molti interrogativi a cui si cercherà di dare risposta al più presto. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire nel dettaglio il caso. Non si sa ancora, per esempio, le circostanze che hanno portato alla disgrazia, perché la bambina si trovava in auto e per quanto tempo è rimasta imprigionata all'interno dell'abitacolo dell'autovettura, verosimilmente reso incandescente dal sole di una giornata che è risultata la più calda del luglio più caldo da sempre, in Canton Ticino, da quando sono iniziate le misurazioni, nel 1864. 

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