Tagli alla CEBI: è polemica, la vicenda finisce in Governo

Scatta l'interpellanza che vede come primo firmatario il deputato e sindacalista Evaristo Roncelli. Il dubbio: si tratta di licenziamenti a tappe? E ancora: prima gli aiuti e poi la delocalizzazione?
STABIO - Licenziamenti a tappe? Prima gli aiuti e poi la delocalizzazione? Sono le domande contenute in un’interpellanza al Governo ticinese dopo la notizia anticipata da tio.ch sulla ventina di licenziamenti alla Cebi di Stabio. Il testo vede come primo firmatario il deputato e sindacalista Evaristo Roncelli.
«Alla luce delle informazioni pubbliche disponibili – si legge nel testo –, risulta che nello stabilimento CEBI di Stabio siano stati effettuati licenziamenti riguardanti più di una ventina di lavoratori, con l’ipotesi di ulteriori riduzioni future. In passato la stessa azienda aveva già ridotto il personale e delocalizzato parte della produzione verso l’Europa dell’Est».
Secondo Roncelli la questione sarebbe urgente e di interesse pubblico. «In questo contesto, si pone la necessità di chiarire il quadro complessivo e di garantire che le tutele previste dalla legislazione federale e cantonale siano state pienamente rispettate. Evitando pratiche che possano aggirare gli obblighi legali o l’intento delle norme, e verificando che l’utilizzo di eventuali strumenti pubblici di sostegno non abbia indirettamente favorito la perdita di posti di lavoro nel Cantone».
Al Consiglio di Stato vengono dunque poste le seguenti domande:
1. Il Consiglio di Stato è a conoscenza di eventuali sanzioni o provvedimenti amministrativi adottati nei confronti della CEBI per violazioni della normativa cantonale sul salario minimo o per altre irregolarità?
2. Al Consiglio di Stato risulta che la CEBI di Stabio abbia avviato, negli ultimi mesi, una serie di licenziamenti riconducibili a un’unica ristrutturazione aziendale?
3. Il Governo può confermare se la somma dei licenziamenti effettuati nell’arco di un periodo breve, ad esempio 30 giorni, o in più fasi successive superi le soglie quantitative previste per la definizione di “licenziamento collettivo”?
4. Quali verifiche sono state condotte dalla Sezione del lavoro per accertare che l’azienda non stia procedendo con licenziamenti frazionati nel tempo, al fine di evitare l’attivazione della procedura collettiva?
5. La Sezione del lavoro è stata formalmente informata, come previsto, della soppressione di impieghi presso la CEBI? In quale data e con quali elementi informativi?
6. Il Consiglio di Stato può confermare se la CEBI di Stabio abbia beneficiato, negli ultimi anni, di indennità per lavoro ridotto? In caso affermativo, per quali periodi e con quali importi complessivi?




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