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«Salari fermi al palo e mancata sostituzione del personale»

Il collegio docenti della SCC Bellinzona lamenta i problemi che attualmente toccano la scuola ticinese.
Tipress (archivio)
Fonte Collegio docenti SCC Bellinzona
«Salari fermi al palo e mancata sostituzione del personale»
Il collegio docenti della SCC Bellinzona lamenta i problemi che attualmente toccano la scuola ticinese.

BELLINZONA - Nessun adeguamento dei salari all'inflazione. E una mancata sostituzione del personale. Sono questi gli elementi criticati dal Collegio docenti della Scuola cantonale di commercio di Bellinzona nell’odierna presa di posizione.

«Nel triennio 2022-2024 l’inflazione cumulata ha raggiunto il 6% (2.8% nel 2022, 2.1% nel 2023, 1.4% nel 2024) a fronte di adeguamenti complessivi del 3%», sottolineano i docenti. «Il crollo del potere d’acquisto è il problema principale con cui deve fare i conti la popolazione residente nel Cantone. Risulta allora davvero difficile accettare che proprio in Ticino, dove i salari sono più bassi del 20% rispetto al resto della Confederazione, si sia registrato l’adeguamento salariale minore negli ultimi due anni. Poiché riteniamo che sia compito dello Stato come datore di lavoro dare l’esempio agli enti e alle imprese presenti sul territorio, chiediamo conceda un adeguamento del 3% dei salari di tutti i dipendenti pubblici».

Inoltre, «per ogni dieci persone che lasciano l’Amministrazione cantonale, solo nove saranno sostituite. Accadrà nel 2026, nel 2027 e nel 2028 ed è già accaduto nel 2024 e nel 2025, quando ogni dieci partenti, solo otto sono stati sostituiti».

Per gli insegnanti «basta formulare così questa misura per capire che avrà come impatto l’indebolimento dei servizi resi alla popolazione: otto/nove persone non faranno mai il lavoro di dieci. Aggiungiamo che questa misura toglie risorse alla cieca: colpisce solo gli uffici dove qualcuno va in pensione, indipendentemente dal grado di pressione lavorativa cui fa fronte l’ufficio stesso».

Il collegio docenti riferisce quindi di aver aderito alle mobilitazioni previste nelle prossime settimane dai sindacati e dall'ErreDiPi. Si impegna in particolare a sostenere la manifestazione di sabato 29 novembre promossa da Ocst e Vpod e sostenuta dall’ErreDiPi e la giornata di mobilitazione sui posti di lavoro di mercoledì 3 dicembre promossa dall’ErreDiPi e sostenuta da Ocst e Vpod.

infine, in una seconda presa di posizione, il collegio docenti esprime la propria posizione rispetto al dibattito sull’opportunità di affrontare a scuola temi di attualità internazionale, in particolare la situazione in Palestina. «La libertà d’insegnamento è pilastro della scuola pubblica. Limitare, sorvegliare o stigmatizzare l’impegno civile di docenti e studenti minerebbe la fiducia nell’istituzione e il senso della sua missione formativa».

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