Cerca e trova immobili
CANTONE

Gli scorci più fighi del Ticino: il video e le foto

A spasso con Nicola e Karin, cacciatori di emozioni e di panorami mozzafiato. Il nostro viaggio parte dall'eremo di San Bernardo, sopra Comano.
Gli scorci più fighi del Ticino: il video e le foto
FOTO: Karin Marti
L'Alpe Moschera e il Motto della Croce, uno di fronte all'altro, dominano il Luganese.
Gli scorci più fighi del Ticino: il video e le foto
A spasso con Nicola e Karin, cacciatori di emozioni e di panorami mozzafiato. Il nostro viaggio parte dall'eremo di San Bernardo, sopra Comano.

COMANO - L'incipit è davanti a una scultura di Nag Arnoldi. L'ultima della via crucis che porta all'eremo di San Bernardo, sopra Comano. Un luogo che è uno dei 45 belvederi della Svizzera italiana descritti e raccontati da Nicola Pfund in un libro recentemente pubblicato da Fontana Edizioni (I Belvederi del Ticino). «Una guida che vale per 365 giorni l'anno. Perché la Svizzera italiana è meravigliosa sempre».

FOTO: Karin MartiIl "Sasso delle parole" abbraccia il lago di Lugano ed è un posto noto per il suo romanticismo.

Come una stella – Siamo a un'altitudine di 706 metri. Davanti a noi si scorge in tutta la sua magnificenza il golfo di Lugano. Alle nostre spalle c'è una chiesetta del cinquecento. «Dalla città in tanti avranno visto questo edificio religioso illuminato come una stella – dice Nicola –. La camminata per arrivare qui è dolce, meditativa. E si può fare tappa anche al parco di Comano, un angolo verde davvero bello».

FOTO: Karin MartiLa cima del Pizzo Zucchero (Onsernone).

Quello strano termine – Accanto a Nicola c'è Karin Marti, la sua compagna. «Ora siamo entrambi in pensione e ci dedichiamo all'escursionismo quasi a tempo pieno – ironizza lui –. Il termine "Belvederi"? Sono stato docente alle scuole professionali fino a poco tempo fa. L'hanno validato i miei studenti. È piaciuto. Ma poi mi risulta che esista come termine al plurale, ho fatto le mie ricerche».

FOTO: Karin MartiIl panorama dal Ghiridone (Locarnese). Si nota la capanna Al Legn.

La croce del "Golden Gate" – Pagine che trasudano esperienze. «Ogni singolo posto – spiega Karin – l'abbiamo raggiunto personalmente. L'abbiamo vissuto». Tra i Belvederi scelti dalla coppia spicca ad esempio lo scenario che si ammira dal Ghiridone. «È il punto panoramico per eccellenza del Locarnese – sostiene Nicola –. Interessante anche perché vi si trova una croce di colore arancione, soprannominata "croce del Golden Gate". Pare che abbiano scelto quel colore proprio ispirandosi al ponte di San Francisco».

FOTO: Karin MartiVista dal Monte Ferraro, nel Malcantone.

Un balcone mistico – Karin si sofferma poi sulle pagine che descrivono il Belvedere del Monte del Corgell, a 1'327 metri di altitudine, in Verzasca. Sul libro è definito "un balcone naturale con vista mozzafiato sul lago Vogorno". «È un posto mistico. La partenza è già in salita. Più si sale, più si nota un panorama eccezionale. Ti rendi conto che la fatica viene appagata».

FOTO: Karin MartiL'Alpe Bardughè (1'638 metri), in Valle Verzasca.

Vista sul Piora – E a tal proposito si vanno a sfogliare le pagine sul rifugio Föisc, in Leventina. «Lo si raggiunge salendo da Brugnasco – indica Nicola –. Da lì si contempla in maniera spettacolare la regione del Piora».

FOTO: Karin MartiL'Alpe Moschera e il Motto della Croce, uno di fronte all'altro, dominano il Luganese.

L'avventura – Sempre in Leventina ecco il Pizzo Pettine, situato a ben 2'662 metri. «Quando ci siamo andati – rammenta Karin – era una giornata nebbiosa e ventosa. Arrivati in cima, era freddissimo. Per fare le foto ho tolto i guanti e uno mi è volato via per colpa del vento. Capita anche questo a noi cacciatori di emozioni».

FOTO: Karin MartiLa vista dall'eremo di San Bernardo, a Comano.


Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
COMMENTI
NOTIZIE PIÙ LETTE