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Caritas Ticino: nel 2024 seguite circa 800 persone

Cresce sempre più la precarietà tra coloro che chiedono aiuto: sono soprattutto famiglie con figli e nuclei monoparentali
Archivio Ti Press
Fonte Caritas Ticino
Caritas Ticino: nel 2024 seguite circa 800 persone
Cresce sempre più la precarietà tra coloro che chiedono aiuto: sono soprattutto famiglie con figli e nuclei monoparentali
LUGANO - Nel corso del 2024, il Servizio sociale di Caritas Ticino ha continuato ad adattarsi all’evoluzione dell’organizzazione e della società, mantenendo la sua funzione centrale di spazio di consulenza e intervento sociale classico. Ha accol...

LUGANO - Nel corso del 2024, il Servizio sociale di Caritas Ticino ha continuato ad adattarsi all’evoluzione dell’organizzazione e della società, mantenendo la sua funzione centrale di spazio di consulenza e intervento sociale classico. Ha accolto le richieste provenienti da singoli, famiglie, istituzioni pubbliche e private, cercando di rispondere in modo sussidiario ai bisogni già esistenti, in un’ottica rinnovata di azione sul territorio. È quanto emerso dall'assemblea annuale di Caritas Ticino tenutasi lo scorso 11 giugno.

Stando a quanto riportato nella nota diffusa, l'anno scorso sono state seguite circa 800 persone. Il sostegno economico fornito è aumentato leggermente, raggiungendo 89’472 franchi. I dati raccolti indicano una crescente precarietà tra coloro che si sono rivolti al servizio, con particolare attenzione alle famiglie con figli e ai nuclei monoparentali. Tra le difficoltà più frequenti si segnalano la gestione delle risorse familiari e l’accesso agli strumenti digitali necessari per richiedere aiuti.

Il consuntivo dell’anno va letto alla luce di queste dinamiche. Il Conto d’esercizio 2024 si è chiuso con una perdita di 371’276 franchi, a fronte di ricavi pari a 9'496'882 franchi e costi per 9'868’157 franchi. Il preventivo 2025, anch’esso approvato, prevede una perdita più contenuta di 60’000 franchi.

Caritas Ticino, in quanto impresa sociale, ha ottenuto nel 2024 il 53% dei ricavi da attività proprie, mentre il 37% proviene da mandati pubblici legati al Programma di inserimento socio-professionale per persone in disoccupazione o in assistenza. Le offerte libere hanno rappresentato circa il 5% delle entrate, in assenza di campagne di raccolta fondi.

Le principali voci di spesa riguardano il personale (54%), che ha contato 76 collaboratori nell’arco dell’anno, compresi apprendisti e contratti a tempo determinato, e i costi di gestione delle attività (32%).

Il bilancio complessivo evidenzia attivi e passivi per CHF 14'782’242, in aumento rispetto ai CHF 14'120’338 del 2023. La contrazione del risultato economico, pari al 3%, è da considerarsi parte integrante del processo di trasformazione in atto, che apre a una nuova fase del lavoro sociale.


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